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Dall’abilitazione all’avvio della libera professione: tutte le tappe fiscali

4 anni ago · · 1 comment

Dall’abilitazione all’avvio della libera professione: tutte le tappe fiscali

Ecco tutto quello che c’è da fare passo per passo. Ogni voce blu è un link che approfondisce quell’argomento.

Una volta abilitato/a alla professione di Psicologo, dovrai iscriverti all’Ordine degli Psicologi: solo quando sarà approvata l’iscrizione, potrai ritenerti Psicologo/a.
Non è necessario che l’Ordine sia corrispondente alla Regione in cui hai la residenza territoriale, tuttavia è necessario verificare quale Ordine lo consenta: alcuni hanno almeno il domicilio obbligatorio.

Se ti stai chiedendo se puoi procedere all’avvio della professione esercitando con prestazione occasione, ti invito a leggere i due seguenti link
Prestazione occasionale psicologi
L’agenzia delle entrate chiarisce sulla prestazione occasionale

Sarà quindi la volta di procedere all’apertura della Partita IVA:
. puoi delegare al commercialista questa pratica, saldando il compenso corrispettivo
. puoi procedere in autonomia, recandoti presso l’Agenzia delle Entrate, senza saldare alcuna quota o tassa.

Alla tua partita IVA verrà associato un regime fiscale Regime ordinario e regime forfetario

Il codice ATECO degli Psicologi e dei DTP da comunicare all’ADE è: 869030

A questo punto i documenti rilasciati dovrai presentarli al commercialista, insieme a un modulo di trattamento dati per tutto il materiale protetto da privacy con il quale verrai a contatto per mezzo della tua professione

– Prima di prendere in carico persone dovrai stipulare obbligatoriamente un’assicurazione RC professionale legata al concetto di Responsabilità professionale 

Il commercialista ti comunicherà il tuo regime fiscale

Per l’attività dovrai procurati
. Consenso informato
. Trattamento dati
. Blocchetto delle fatture

Seguono link che ti spiegano nel dettaglio questi passaggi e link con moduli da scaricare

Trattamento dati e privacy 
Come redigere il consenso informato e la previsione di contratto
Consenso informato minori e affidamento esclusivo

Modelli di fattura e timbri
Bolli in fattura
Codice fiscale o Partita IVA
Bollo su fatture elettroniche

Compenso Psicologi
Nomenclatore e tariffa professionale

Fatturazione: come procedere 
Termini di emissione della fattura
Fatturazione in caso di minori

Pagamento in contanti o tracciato

Pagamenti con P.O.S.
P.O.S. indicazioni d’uso

Rimborso assicurativo e detrazione fiscale

Sistema tessera sanitaria
(vedere aggiornamenti in Informazioni fiscali e previdenza nel menu su questo sito)
Sanzioni STS

Info su regime fiscale forfetario

Lavoro dipendente+Partita IVA

Subentro/cessione di un contratto di locazione di uno studio condiviso

Ravvedimento operoso 

A questo punto per pubblicizzare la tua attività professionale devi tener conto che per usare il logo dell’Ordine, qualora ne avessi interesse, bisogna chiedere l’autorizzazione.
Sempre per pubblicizzare la tua attività è importante tu conosca le seguenti informazioni giuridiche:
Atto di indirizzo sulla pubblicita informativa
Divieto di pubblicità sanitaria promozionale

Emessa la prima fattura, entro 90 giorni dall’incasso del primo compenso (N.B. non entro 90 giorni dall’emissione della fattura, ma entro 90 giorni dall’incasso effettivo) dovrai iscriverti all’ENPAP ovvero l’Ente nazionale di previdenza e assistenza degli Psicologi.
Inizierai a versare contributi, l’anno solare successivo a quello di iscrizione all’ENPAP, con scadenza primo Ottobre.
Da quel momento ogni anno dovrai versare prima un acconto nel mese di Marzo, poi il salto entro il primo Ottobre dello stesso anno.

– Apparentemente da quest’anno per TUTTI i liberi professionisti sono obbligati a maturare ECM ovvero crediti che attestano l’aggiornamento professionale: di seguito un link con tutte le informazioni ECM psicologi

Questo articolo sarà sempre in continuo aggiornamento: consultalo sempre prima di porre quesiti: alcune informazioni verranno aggiunte proprio nei prossimi giorni.

Moduli da scaricare

Le voci in blu reindirizzano ai contenuti corrispettivi

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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online

 

Lavoro dipendente e Partita IVA possono coesistere?

4 anni ago · · 0 comments

Lavoro dipendente e Partita IVA possono coesistere?

Lavoro dipendente e Partita IVA possono coesistere? Si può esercitare un lavoro a partita IVA e essere dipendente?

SI
… se e sei dipendente di un privato, con attenzione particolare al patto di non concorrenza – che sia in proprio o per conto di terzi- con l’azienda nella quale eserciti.
Il patto di non concorrenza è disciplinato agli artt. 2125, 2596 e 1751 bis del codice civile, rispettivamente per lavoratori dipendenti, autonomi e agenti commerciali.
Il datore di lavoro che non vede rispettato secondo tale patto può procedere con licenziamento per giusta causa e/o richiesta di risarcimento per l’eventuale danno subito.

Non vi è alcun obbligo di comunicazione al datore di lavoro in merito all’apertura di partita Iva, farlo è più una questione etica professionale.

… se sei lavoratore assunto in un’aziende a partecipazione pubblica

… se sei dipendente pubblico, in qualità di docente universitario

… se sei dipendente pubblico, in qualità di insegnante, ma in tal caso è necessaria l’autorizzazione del dirigente scolastico (anche nel caso di prestazione occasionale)
Un Insegnante con contratto a tempo pieno può farlo solo per svolgere la Libera professione  di tipo regolamentato, cioè che afferisce a Ordini o Collegi,  e solo se la professione regolamentata in questione è in armonia con le materie insegnate a scuola.

… se hai un’assunzione con contratto part-time con prestazione lavorativa non superiore al 50% del full time, previa autorizzazione da parte dell’ente in questione (anche nel caso di prestazione occasionale)

… se sei Psicologo con contratto da dirigente presso una struttura sanitaria pubblica

… se sei Psicologo nel settore militare, ma in tal caso è necessaria l’autorizzazione dell’ufficio preposto (anche nel caso di prestazione occasionale)

NO

… se rientri negli impieghi che rispondono al patto di esclusività

Svolgendo contemporaneamente un lavoro dipendente e un’attività economica con Partita Iva percepirai due redditi distinti e separati e nella tua dichiarazione dei redditi andranno comunicati distintamente.

I soggetti che desiderano svolgere attività di lavoro dipendente e partita Iva, possono usufruire del regime forfetario solo se, nell’anno precedente all’apertura della partita IVA, il  reddito da lavoro dipendente non ha superato la retribuzione annuale lorda di 30.000 euro.
La verifica deve essere sempre effettuata sull’anno precedente a quello in cui si intende aprire partita IVA.

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Francesca Di Donato – Psicologa
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