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23. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: TRAINING RILASSANTI. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

L’articolo esamina l’efficacia del training rilassante nel trattamento dell’ansia, concludendo che queste tecniche hanno un impatto positivo e significativo. In particolare, meditazione e rilassamento applicato sono risultati i più efficaci. L’efficacia era maggiore nei pazienti con disturbi psicologici rispetto a quelli con malattie fisiche. Inoltre, il trattamento è più efficace quando la pratica è regolare e combinata con esercizi a casa (Manzoni, G. M., Pagnini, F., Castelnuovo, G., & Molinari, E. (2008). Relaxation training for anxiety: A ten-years systematic review with meta-analysis. BMC Psychiatry, 8, 41. https://doi.org/10.1186/1471-244X-8-41) 

Il training di rilassamento, inclusi metodi come meditazione e rilassamento applicato, è efficace nella riduzione dell’ansia, con un effetto medio-alto. L’efficacia è maggiore con trattamenti più lunghi e la pratica a casa. La meditazione ha mostrato risultati superiori rispetto ad altre tecniche, e i giovani tendono a beneficiare maggiormente del trattamento rispetto agli anziani (Manzoni, G. M., Pagnini, F., Castelnuovo, G., & Molinari, E. (2008). Relaxation training for anxiety: a ten-year systematic review with meta-analysis. BMC Psychiatry, 8, 41. https://doi.org/10.1186/1471-244X-8-41) 

L’articolo esamina l’efficacia del training rilassante nel migliorare la qualità della vita e ridurre l’ansia nei pazienti con sintomatologie fisiche quali asma. I risultati mostrano che il metodo Papworth, che include tecniche di respirazione e rilassamento, ha portato a una significativa riduzione dell’ansia e a un miglioramento del benessere generale. Guitti Pourdowlat, G., Hejrati, R., & Lookzadeh, S. (2019). The effectiveness of relaxation training in the quality of life and anxiety of patients with asthma. Advances in Respiratory Medicine, 87(3), 146-151. https://doi.org/10.5603/ARM.2019.0024) 

Il training di rilassamento combinato con meditazione e immagini ha ridotto significativamente lo stress lavorativo e migliorato la salute psicofisiologica negli infermieri cinesi di Taiwan. I miglioramenti sono stati evidenti già dopo una settimana di pratica per la salute psicofisiologica, mentre lo stress lavorativo è diminuito in modo significativo solo dopo quattro settimane. Il trattamento ha avuto un effetto duraturo, con una riduzione continua dello stress nel gruppo sperimentale.  (Tsai, S.-L., & Crockett, M. S. (1993). Effects of relaxation training, combining imagery, and meditation on the stress level of Chinese nurses working in modern hospitals in Taiwan. Issues in Mental Health Nursing, 14(1), 51-66. https://doi.org/10.3109/01612849309006890) 

Il documento esamina l’efficacia della tecnica di rilassamento muscolare progressivo nel ridurre lo stress tra gli studenti di infermieristica del primo anno. I risultati indicano che, dopo aver praticato questa tecnica, gli studenti hanno riportato una significativa diminuzione del livello di stress, confermando così l’efficacia del rilassamento muscolare nel favorire il benessere psicologico. (Jyothimol PV, Lobo SM. Effectiveness of relaxation technique in reducing stress among nursing students. International Journal of Nursing and Health Research, 2020; 2(1):54-56.) 

L’articolo esamina gli effetti delle tecniche di rilassamento durante la gravidanza, concentrandosi sugli impatti sulla salute materna, sullo sviluppo fetale e sui risultati neonatali. Le tecniche come il rilassamento muscolare progressivo, lo yoga, la meditazione guidata e la massoterapia sono state correlate con miglioramenti nei parametri psicologici e fisiologici della madre, come la riduzione dello stress e dei livelli di ansia, così come a esiti migliori, tra cui minori complicazioni ostetriche e neonatali. Inoltre, sono stati riscontrati effetti positivi sul battito cardiaco fetale e sul comportamento neonatale, suggerendo che il rilassamento possa influenzare positivamente la gravidanza e lo sviluppo del feto​ (Fink, N. S., Urech, C., Cavelti, M., & Alder, J. (2012). Relaxation During Pregnancy: What Are the Benefits for Mother, Fetus, and the Newborn? A Systematic Review of the Literature. Journal of Perinatal & Neonatal Nursing, 26(4), 296-306. https://doi.org/10.1097/JPN.0b013e31823f565b​:contentReference[oaicite:0]{index=0}). 

Lo studio condotto da Hamdani et al. (2022) ha esaminato l’efficacia delle tecniche di rilassamento come interventi psicologici per ridurre i sintomi di ansia, disturbo emotivo e depressione negli adolescenti. L’intervento dal vivo ha mostrato risultati più significativi rispetto alle modalità online. La qualità degli studi era però bassa, soprattutto per quanto riguarda la depressione ( Hamdani, S. U., Zafar, S. W., Suleman, N., Baneen, U., Waqas, A., & Rahman, A. (2022). Effectiveness of relaxation techniques ‘as an active ingredient of psychological interventions’ to reduce distress, anxiety, and depression in adolescents: A systematic review and meta-analysis. International Journal of Mental Health Systems, 16, 31. https://doi.org/10.1186/s13033-022-00541-y.) 

 

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22. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: TECNICHE IMMAGINATIVE. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

La visualizzazione guidata implica l’uso di immagini mentali per facilitare cambiamenti terapeutici nelle emozioni, comportamenti e reazioni fisiche di un paziente. È ampiamente utilizzata in contesti clinici per la gestione del dolore, la riduzione dell’ansia e il miglioramento del benessere generale, specialmente nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici o con condizioni croniche. La tecnica si basa sull’idea che i processi mentali possano influenzare le funzioni corporee e la sua efficacia è supportata da una vasta ricerca. La visualizzazione guidata può coinvolgere diverse modalità sensoriali (ad esempio visiva, uditiva) ed è spesso utilizzata insieme a tecniche di rilassamento. 

Questo articolo esamina l’uso della visualizzazione guidata come strumento psicoterapeutico nella psicologia della salute, in particolare negli interventi mente-corpo. L’articolo discute anche studi che ne dimostrano l’efficacia in vari ambiti, tra cui l’oncologia e la gestione del dolore. (Özü, Ö. (2011). Guided imagery as a psychotherapeutic mind-body intervention in health psychology: A brief review of efficacy research. Europe’s Journal of Psychology, 6(4), 227-237.) 

Uno studio ha valutato l’efficacia della Tecnica dell’Immaginazione Attiva (AIT) nel trattamento del bruxismo, mostrando risultati promettenti che potrebbero portare a una cura di questa condizione, che è senza precedenti (Lyra, S. R., Zaura-Bremm, T., & Boleta-Ceranto, D. C. F. (2013). The Active Imagination Technique for Bruxism Treatment. International Journal of Medical, Health, Biomedical, Bioengineering and Pharmaceutical Engineering, 7(4), 178-182.). 

Qui si sottolinea l’efficacia dell’immaginazione attiva per affrontare il trauma infantile. Sembra che la tecnica favorisca il ripristino con la connessione al bambino interiore del cliente, facilitando un contatto sicuro con il trauma e il suo superamento attraverso il processo di esplorazione e integrazione del subconscio. (Kelly, C. (2024). Healing the Inner Child: Active Imagination and Childhood Trauma. Master’s thesis, Pacifica Graduate Institute). 

L’articolo analizza l’efficacia dell’immaginazione per migliorare il benessere degli atleti in psicologia dello sport. I risultati mostrano che due atlete hanno avuto un leggero miglioramento, anche se i dati statistici non hanno mostrato cambiamenti significativi. Tuttavia, tutte le atlete hanno dichiarato che l’intervento ha avuto un effetto positivo sul loro benessere (Kouali, D., Hall, C., & Deck, S. (2020). Examining the effectiveness of an imagery intervention in enhancing athletes’ eudaimonic well-being. Journal of Imagery Research in Sport and Physical Activity, 15(1), 20200003. https://doi.org/10.1515/jirspa-2020-0003). 

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21. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: STORYTELLING. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

Questo paragrafo esplora i benefici psicologici dello storytelling, evidenziando il potere del racconto nel trasmettere concetti complessi, favorire l’empatia e sviluppare connessioni cognitive ed emotive. Esistono due tipi di storytelling: orale e digitale. Lo storytelling orale in psicologia è basato sull’interazione diretta, con empatia immediata e adattabilità in tempo reale, mentre lo storytelling digitale utilizza piattaforme multimediali per raggiungere un pubblico più ampio, con contenuti persistenti ma meno personalizzabili. Entrambi sono complementari: l’orale facilita connessioni intime nei colloqui individuali, mentre il digitale amplia la diffusione di messaggi psicoeducativi. 

Questo studio sottolinea il potenziale della narrazione in vari ambiti, tra cui la salute mentale, l’educazione e lo sviluppo professionale, suggerendo che possa migliorare l’apprendimento, le capacità di lettura e la crescita dell’intelligenza sociale ed emotiva. Inoltre, si evidenzia come il raccontare storie attivi diverse aree del cervello, migliorando la memorizzazione delle informazioni e le risposte emotive positive (Gupta, R., & Jha, M. (2022). The psychological power of storytelling. International Journal of Indian Psychology, 10(3), 606-614. https://doi.org/10.25215/1003.061). 

In questa ricerca si è esaminato l’effetto della narrazione sull’ottimismo delle studentesse di età compresa tra 8 e 11 anni, nel distretto educativo di Isfahan. La narrazione è emersa come un efficace strumento per migliorare l’ottimismo e la motivazione delle giovani studentesse, suggerendo potenziali benefici anche in contesti educativi più ampi (Shafieyan, S., Soleymani, M. R., Samouei, R., & Afshar, M. (2017). Effect of storytelling on hopefulness in girl students. Journal of Education and Health Promotion, 6, 101. https://doi.org/10.4103/jehp.jehp_59_16). 

Questa metanalisi esamina l’effetto delle narrazioni nel promuovere la resilienza nei bambini, analizzando 11 studi pubblicati tra il 2012 e il 2022. I risultati suggeriscono un miglioramento della resilienza psicologica, riducendo ansia, depressione e problemi comportamentali, e sembra che vengano favoriti anche il controllo emotivo e la risoluzione dei conflitti. Diverse modalità di narrazione, come racconti culturali e storie basate sulla psicologia positiva, hanno dimostrato di rafforzare fattori protettivi e di promuovere una visione positiva della vita, portando a miglioramenti duraturi nel benessere psicologico dei bambini (Ramamurthy, C., Zuo, P., Armstrong, G., & Andriessen, K. (2023). The impact of storytelling on building resilience in children: A systematic review. Journal of Psychiatric and Mental Health Nursing, 31, 525–542. https://doi.org/10.1111/jpm.13008). 

Questo studio esplora come le persone che hanno subito una lesione del volto, a seguito di un incidente traumatico o malattia, possano ricostruire psicologicamente la propria identità usando la narrazione. Attraverso interviste semi-strutturate a sette individui, sono emersi tre generi narrativi: “l’emarginato”, “il prigioniero impotente” e “il sopravvissuto ferito”. I partecipanti che si sono identificati con “l’emarginato” descrivono un’esperienza di isolamento sociale e stigmatizzazione, mentre coloro che si sono riconosciuti come “sopravvissuti feriti” mostrano segni di crescita personale e accettazione. Il racconto diventa quindi uno strumento per rielaborare il dolore emotivo e dare un nuovo significato alla propria vita, con implicazioni pratiche per la psicologia del counseling (Samsami, P. (2015). The use of storytelling to make sense of painful life events: Implications for clinical practice in counselling psychology (Unpublished Doctoral thesis). City University London. Retrieved from https://openaccess.city.ac.uk/id/eprint/14563/). 

Questo studio esplora l’impatto della narrazione digitale sulla self-efficacy e sul pensiero critico negli studenti di seconda elementare. L’intervento ha coinvolto un gruppo sperimentale che ha partecipato a una narrazione digitale, mentre un gruppo di controllo ha utilizzato il metodo tradizionale. Lo studio suggerisce che la narrazione digitale possa essere uno strumento educativo efficace, coinvolgente ed economico per favorire un apprendimento più profondo (Yazdani, Z., Maghami, H., Asadi, F., & Rajabian Dehzire, M. (2022). The effectiveness of digital storytelling on self-efficacy and critical thinking of secondary elementary students. Journal of Research in Teaching, 10(3), 341-371. https://doi.org/10.1041/xyz) 

 

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20. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: SCRITTURA ESPRESSIVA. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

Una metanalisi esplora l’efficacia dell’intervento di scrittura espressiva (EW) tra gli adolescenti, valutando il suo impatto su diversi aspetti del benessere psicologico, come il comportamento, l’adattamento sociale, il rendimento scolastico e la salute fisica. I risultati complessivi mostrano effetti positivi, seppur di piccola entità, con miglioramenti significativi soprattutto nel comportamento, nell’adattamento sociale e nella partecipazione scolastica. Gli effetti sono stati maggiori per gli adolescenti con problemi emotivi rispetto a quelli senza. L’intensità dell’intervento, in particolare il numero di sessioni di scrittura e l’intervallo tra le sessioni, ha influenzato positivamente la riduzione dei sintomi somatici. Tuttavia, gli effetti variano in base alle caratteristiche dei partecipanti e al design dell’intervento, suggerendo che per ottimizzare i benefici della scrittura espressiva, è necessario adattare le istruzioni e la durata dell’intervento. (Travagin, G., Margola, D., & Revenson, T. A. (2015). How effective are expressive writing interventions for adolescents? A meta-analytic review. Clinical Psychology Review, 36, 42-55. https://doi.org/10.1016/j.cpr.2015.01.003) 

L’articolo esamina l’efficacia della terapia di scrittura espressiva nel migliorare l’autoefficacia e il benessere soggettivo degli studenti di una scuola superiore, mostrandone l’impatto positivo su entrambe le variabili. (Mianti, R., Hasanuddin, Sari Dewi, S. (2024). The effect of expressive writing therapy on self-efficacy and subjective well-being in students. Journal La Sociale, 5(2), 309-317. https://doi.org/10.37899/journal-la-sociale.v5i2.1068). 

Lo studio esplora un programma innovativo di scrittura espressiva chiamato Transform Your Life: Write to Heal, progettato per migliorare la resilienza nelle persone con una storia recente di trauma. Somministrato in un contesto clinico, i risultati hanno mostrato miglioramenti significativi nei punteggi di resilienza, stress percepito, sintomi depressivi e rumine. Il programma ha mostrato di essere efficace nel migliorare il benessere psicologico e può essere utilizzato come strategia di trattamento non farmacologico per i traumi recenti (Glass, O., Dreusicke, M., Evans, J., Bechard, E., & Wolever, R. Q. (2019). Expressive writing to improve resilience to trauma: A clinical feasibility trial. Complementary Therapies in Clinical Practice, 34, 240–246. https://doi.org/10.1016/j.ctcp.2018.12.005). 

Lo studio ha esaminato gli effetti della scrittura espressiva strutturata sulla qualità della vita (QoL) e sull’autoefficacia nella cura di sé di pazienti con cancro al seno in chemioterapia. Dopo aver partecipato a un intervento di scrittura, il gruppo di intervento ha mostrato un miglioramento temporaneo della QoL a due settimane, ma non sono stati osservati miglioramenti duraturi o significativi nell’autoefficacia nella cura di sé. I risultati suggeriscono che la scrittura espressiva può essere utile per ridurre lo stress e migliorare la QoL a breve termine, soprattutto in assenza di supporto emotivo (Wang, R., Li, L., Xu, J., Ding, Z.-T., Qiao, J., Redding, S. R., Xianyu, Y.-Y., & Ouyang, Y.-Q. (2022). Effects of structured expressive writing on quality of life and perceived self-care self-efficacy of breast cancer patients undergoing chemotherapy in central China: A randomized controlled trial. Healthcare, 10(9), 1762. https://doi.org/10.3390/healthcare10091762). 

L’articolo analizza l’efficacia della terapia della scrittura espressiva (EWT) nel diminuire i livelli di stress in donne giovani vittime di violenza sessuale durante le relazioni amorose a Bandung, Indonesia. I risultati mostrano una riduzione significativa dello stress, in particolare a livello fisiologico e comportamentale, suggerendo che l’EWT sia un intervento utile nel migliorare il benessere psicologico e fisico delle donne colpite (Permana, K. V., Wahyudi, H., & Sumaryanti, I. U. (2024). The Effectiveness of Expressive Writing Therapy in Reducing Stress Levels in Young Adult Women Victims of Sexual Violence in Dating Relationships (Dating Violence) in Bandung City. Journal Eduvest, 4(7), 6330-6344). 

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19. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: PSICOLOGIA POSITIVA. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

Uno studio ha esaminato l’efficacia degli interventi di psicologia positiva “Three Good Things” (TGT) e “Best Possible Selves” (BPS) nel migliorare il benessere psicologico. I partecipanti, divisi in tre gruppi, hanno completato un questionario sul benessere prima e dopo l’intervento. I risultati hanno mostrato che entrambi gli interventi hanno portato a miglioramenti significativi rispetto al gruppo di controllo. Tuttavia, l’abilità nell’immaginazione mentale (MIA) non ha avuto un impatto sull’efficacia degli interventi, mentre maggiore impegno e motivazione sono stati correlati a un miglioramento maggiore del benessere (Odou, N., & Vella-Brodrick, D. A. (2013). The efficacy of positive psychology interventions to increase well-being and the role of mental imagery ability. Social Indicators Research, 110(1), 111–129. https://doi.org/10.1007/s11205-011-9919-1). 

Questo articolo esplora l’efficacia di un intervento di psicologia positiva online, mirato a migliorare emozioni positive, autoefficacia e impegno lavorativo. I risultati mostrano che il gruppo che ha partecipato all’intervento ha registrato miglioramenti significativi nelle emozioni positive e nell’autoefficacia, ma non nell’impegno. Gli effetti erano più evidenti tra i partecipanti con livelli iniziali bassi di benessere, suggerendo che gli interventi di psicologia positiva sono particolarmente utili per chi ha un benessere psicologico inferiore (Ouweneel, E., Le Blanc, P. M., & Schaufeli, W. B. (2013). Do-it-yourself: An online positive psychology intervention to promote positive emotions, self-efficacy, and engagement at work. Career Development International, 18(2), 173-195. https://doi.org/10.1108/CDI-10-2012-0102) 

Questo articolo esamina l’impatto della psicologia positiva sulle convinzioni di autoefficacia del personale scolastico. I risultati hanno mostrato che le convinzioni di autoefficacia sono aumentate significativamente per i partecipanti, specialmente nelle aree di leadership, gestione del cambiamento e comunicazione. Questo suggerisce che l’integrazione della psicologia positiva nelle scuole possa rafforzare la fiducia del personale nelle proprie capacità, migliorando così il loro benessere e l’efficacia professionale (Critchley, H., & Gibbs, S. (2012). The effects of positive psychology on the efficacy beliefs of school staff. Educational & Child Psychology, 29(4), 64-75). 

Un altro studio esplora come la gratitudine, come strumento di psicologia positiva, possa migliorare la salute mentale, il benessere e la performance degli atleti. L’intervento basato sulla gratitudine ha effetti positivi come maggiore soddisfazione nella vita e nello sport, supporto sociale aumentato, minore burnout e maggiore coesione di squadra. (Gabana, N. T. (2019). Gratitude in sport: Positive psychology for athletes and implications for mental health, well-being, and performance. In L. E. Van Zyl & S. Rothmann Sr. (Eds.), Theoretical approaches to multi-cultural positive psychological interventions (pp. 345-362). Springer. https://doi.org/10.1007/978-3-030-20583-6_15). 

Uno studio esplora l’efficacia degli interventi di psicologia positiva (PPI) nelle scuole e nei contesti clinici, focalizzandosi su come questi possano promuovere il benessere e prevenire difficoltà psicologiche nei bambini e adolescenti. L’analisi ha sviluppato una classificazione degli interventi basata sugli obiettivi (promozione del benessere, prevenzione dei disturbi) e sui contenuti (rimedi vs. promozione). I risultati mostrano che le PPI sono efficaci nel migliorare il benessere e ridurre sintomi negativi come ansia e depressione. La mindfulness è stato l’approccio più comune, ma l’articolo suggerisce di ampliare l’uso di concetti positivi come la gratitudine e la speranza. Si evidenzia anche l’importanza di adattare gli interventi alle specifiche esigenze di sviluppo e alle caratteristiche individuali dei giovani (Owens, R. L., & Waters, L. (2020). What does positive psychology tell us about early intervention and prevention with children and adolescents? A review of positive psychological interventions with young people. The Journal of Positive Psychology. https://doi.org/10.1080/17439760.2020.1789706). 

 

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18. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: PSICODRAMMA. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

In ambito terapeutico, il metodo psicodrammatico nella psicoterapia di gruppo, ha dimostrato di essere particolarmente utile sui disturbi emotivi, tra cui disturbi narcisistici e borderline, e per migliorare le dinamiche interpersonali. I risultati positivi dell’intervento includono la risoluzione dei traumi emotivi, il miglioramento della resilienza e l’acquisizione di nuove competenze comportamentali che favoriscono un adattamento più efficace alle difficoltà quotidiane (Pylypenko, N., Radchuk, H., Shevchenko, V., Horetska, O., Serdiuk, N., & Savytska, O. (2023). The psychodrama method of group psychotherapy. BRAIN. Broad Research in Artificial Intelligence and Neuroscience, 14(3), 134–149. https://doi.org/10.18662/brain/14.3/466). 

L’articolo di Hamed Mosavi e Sayed Abbas Haghayegh si concentra sull’uso della psicoterapia psicodrammatica come trattamento per i disturbi legati all’ansia sociale, all’autostima e al benessere psicologico tra gli studenti universitari diagnosticati con disturbo da ansia sociale. L’intervento ha mostrato risultati positivi, contribuendo a ridurre i sintomi di ansia sociale e a migliorare l’autostima e il benessere psicologico dei partecipanti (Mosavi, H., & Haghayegh, S. A. (2019). Efficacy of psychodrama on social anxiety, self-esteem, and psychological well-being of university students that met diagnosis of social anxiety disorder. Knowledge & Research in Applied Psychology, 20(3), 22-30.) 

L’articolo analizza l’efficacia della psicoterapia psicodrammatica nell’influenzare l’adattamento sociale e il benessere soggettivo in un contesto geriatrico. Lo studio, condotto su 30 partecipanti in un centro di assistenza, ha mostrato un miglioramento significativo nel benessere soggettivo, ma nessun effetto rilevante sull’adattamento sociale. L’intervento includeva dieci sessioni di psicodramma da 90 minuti ciascuna. (Cheraghi, F., & Nemat Tavousi, M.  (2020). The effectiveness of psychodrama on social adjustment and subjective well-being in the elderly. Aging Psychology, 6(2), 149-163.) 

L’articolo esplora l’efficacia del training di gruppo basato sullo psicodramma nel migliorare l’equilibrio psicologico, il benessere spirituale e l’ottimismo tra le studentesse universitarie, focalizzandosi su temi come il controllo dello stress e le relazioni interpersonali. (Tavakoly, M., Namdari, K., & Esmaili, M. (2014). Effect of psychodrama-based group training for healthy lifestyle on psychological balance, spiritual well-being and optimism. Journal of Life Science and Biomedicine, 4(4), 346-351). 

Nel trattamento dell’immagine corporea, la regolazione emotiva e il benessere soggettivo delle donne che affrontano il cancro al seno l’uso dello psicodramma ha mostrato miglioramenti significativi su lungo tempo (Moteragheb Jafarpoure, L., Tajeri, B., Khalatbari, J., & Amraee, M. (2021). Effectiveness of psychodrama on body image, emotional regulation, and subjective well-being in women with breast cancer. Journal of Rehabilitation Research in Nursing, 7(4), 18-27. https://doi.org/10.22034/IJRN.7.4.18). 

 

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17. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: FOTOTERAPIA. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

Il documento esplora l’efficacia della fototerapia quando utilizzata con gli adolescenti, un metodo che combina la fotografia come strumento terapeutico. In particolare, esamina come la fototerapia possa servire come intervento psicologico per i giovani, studiando le metodologie utilizzate e l’impatto sulle problematiche psicologiche (Jones, D. (2016). The effectiveness of phototherapy in working with adolescents. UC Merced Undergraduate Research Journal, 8(2). https://escholarship.org/uc/item/3075b4tk). 

Lo scopo di questo studio era valutare l’efficacia della fototerapia nel migliorare la funzione cognitiva nei pazienti anziani con demenza. L’intervento prevedeva l’uso di luce brillante o luce a lunghezza d’onda specifica per stimolare i ritmi circadiani e migliorare la cognizione, i sintomi comportamentali e psicologici, nonché la qualità del sonno. I risultati della metanalisi hanno mostrato un significativo miglioramento della funzione cognitiva, ma non ha avuto effetti significativi sui sintomi psicologici e sul sonno​ (Lu, X., Liu, C., & Shao, F. (2023). Phototherapy improves cognitive function in dementia: A systematic review and meta-analysis. Brain and Behavior, 13, e2952. https://doi.org/10.1002/brb3.2952) 

Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia della fototerapia nello sviluppo dell’identificazione emotiva tra gli adolescenti, in particolare per quelli con tendenze verso l’alessitimia, una condizione che ostacola il riconoscimento e l’espressione delle emozioni. L’intervento ha utilizzato diverse tecniche fototerapiche, tra cui la creazione di autoritratti, il lavoro con immagini e l’analisi delle fotografie, per stimolare l’auto-riflessione e il riconoscimento emotivo. I risultati hanno mostrato miglioramenti significativi nel riconoscimento delle emozioni, nell’autoconsapevolezza e nel miglioramento delle competenze emotive degli adolescenti, evidenziando l’efficacia della fototerapia come strumento di intervento psicologico per migliorare l’identificazione emotiva (Tyron, O., Dotsenko, L., & Kariaka, I. (2024). Phototherapy as the tool of emotional identification development of adolescents. Journal of Education and Learning (EduLearn), 18(4), 1362-1371. https://doi.org/10.11591/edulearn.v18i4.21482). 

La fototerapia, utilizzata nell’ambito della psicoterapia e del counseling psicologico, mira a stimolare la sfera emotiva e immaginativa del paziente attraverso l’uso della fotografia. L’intervento prevede che il paziente scatti o osservi fotografie in grado di evocare emozioni, ricordi e pensieri profondi, aiutando a superare difese psicologiche e resistenza. Questo approccio si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento di pazienti con depressione, dipendenze, traumi psicologici e conflitti intrapersonali, facilitando il cambiamento psicologico e il miglioramento dell’autoconsapevolezza. (Kutashov, V. A., & Habarova, T. Y. (2015). The use of phototherapy in the individual work of psychologist, psychotherapist. Naучно-практический журнал, 59, 60-66).  

In questo studio si dimostra come l’uso della fototerapia sia particolarmente utile nel rafforzare l’autoconsapevolezza e nel facilitare il processo di recupero emotivo in ambito psicoterapeutico, rendendo il percorso più profondo e significativo (Weiser, J. (2004). PhotoTherapy techniques in counselling and therapy—Using ordinary snapshots and photo-interactions to help clients heal their lives. Canadian Art Therapy Association Journal, 17(2), 23-53. https://doi.org/10.1080/08322473.2004.11432263). 

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16. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: TERAPIA CREATIVA O ARTI ESPRESSIVE. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

Un articolo esplora l’uso della musicoterapia come forma di arte espressiva per migliorare la qualità della vita degli individui con disabilità. I risultati mostrano che l’intervento ha avuto un impatto positivo sul benessere psicologico e sull’autodeterminazione degli utenti, supportando la loro partecipazione attiva in un ambiente inclusivo. (Tezza, M. (2023). Deinstitutionalization and Well-being of Individuals with Disabilities: The Role of Music Therapy. Master’s Thesis, Faculty of Psychology and Educational Sciences, University of Porto.) 

È stata valutata l’efficacia delle arti espressive nel migliorare la resilienza degli studenti universitari durante la pandemia di COVID-19. Attraverso un intervento che combinava musica, danza, arte e dramma, i risultati hanno mostrato significativi miglioramenti in autoefficacia, auto accettazione e problem-solving. Tuttavia, la stabilità emotiva non è cambiata in modo rilevante. (Li, Y., & Peng, J. (2022). Evaluation of expressive arts therapy on the resilience of university students in COVID-19: A network analysis approach. International Journal of Environmental Research and Public Health, 19(13), 7658. https://doi.org/10.3390/ijerph19137658) 

Questo articolo presenta un programma di formazione basato su arti espressive e approccio orientato ai punti di forza, rivolto agli insegnanti colpiti dal terremoto del Sichuan del 2008. In tre giorni di attività esperienziali, i 57 insegnanti partecipanti hanno mostrato miglioramenti significativi nella autoefficacia e nell’efficacia nell’insegnamento, in particolare nelle strategie didattiche, gestione della classe e coinvolgimento degli studenti. Il programma ha evidenziato l’importanza della relazione insegnante-studente nel migliorare l’efficacia didattica e il benessere degli insegnanti. (Ho, R. T. H., Fan, F., Lai, A. H. Y., Lo, P. H. Y., Potash, J. S., Kalmanowitz, D. L., Nan, J. K. M., Pon, A. K. L., Shi, Z., & Chan, C. L. W. (2012). An expressive arts-based and strength-focused experiential training program for enhancing the efficacy of teachers affected by earthquake in China. Creative Education, 3(1), 67-74. https://doi.org/10.4236/ce.2012.31011) 

Lo studio ha esplorato l’uso della creazione di maschere e della mindfulness come interventi creativi per aiutare gli adolescenti a comprendere e gestire lo stress. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei livelli di stress e ansia nei partecipanti, osservata a tre settimane dal termine dell’intervento, suggerendo che queste tecniche possano essere efficaci nel migliorare il benessere emotivo degli adolescenti. Tuttavia, non sono emerse modifiche significative nei punteggi di autoefficacia o depressione. (Lindsey, L., Robertson, P., & Lindsey, B. (2018). Expressive arts and mindfulness: Aiding adolescents in understanding and managing their stress. Journal of Creativity in Mental Health, 13(2), 172-184. https://doi.org/10.1080/15401383.2018.1427167) 

In ambito sanitario, uno studio ha esaminato l’efficacia di un modulo di terapia espressiva artistica integrato nelle sessioni di consulenza di gruppo per adolescenti con depressione e ansia. Questo studio evidenzia come le tecniche artistiche possano favorire una migliore gestione delle emozioni in contesti terapeutici (Johan, S., Johari, K. S. K., & Amat, S. (2022). Effectiveness of Expressive Art Therapy Module in Group Counseling Sessions for Depression and Anxiety Adolescents. International Journal of Academic Research in Progressive Education and Development, 11(3), 414-422. https://doi.org/10.6007/IJARPED/v11-i3/14703) 

Lo studio ha analizzato l’efficacia della terapia espressiva artistica nel ridurre l’ansia tra le ragazze orfane in un centro di accoglienza. I risultati hanno mostrato che il gruppo che ha partecipato alle attività artistiche ha evidenziato una significativa riduzione dei livelli di ansia di stato e di tratto, rispetto al gruppo di controllo. (Zarezadeh Kheibari, S., Mohebi Anabat, A., Hosseini Largany, S. F., Shakiba, S., & Hokm Abadi, M. E. (2014). The Effectiveness of Expressive Group Art Therapy on Decreasing Anxiety of Orphaned Children. PCP, 2(2), 109-116.) 

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15. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: ESISTENZIALISMO. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

Una ricerca analizza l’applicabilità della psicoterapia esistenziale nel servizio sociale, evidenziando come possa supportare gli individui nella ricerca di significato, nell’assunzione di responsabilità e nella gestione delle ansie esistenziali. Attraverso un caso fittizio, viene mostrato un percorso terapeutico non direttivo che favorisce la scoperta di sé, l’autodeterminazione e il rafforzamento delle relazioni sociali. I risultati dimostrano un miglioramento nella consapevolezza personale, nell’autonomia decisionale e nella capacità di vivere in modo più autentico e significativo (Yılmaz, B. (2024). Existential therapy in social work. Turkish Journal of Applied Social Work, 7(1), 66-79. https://doi.org/10.54467/trjasw.1464530). 

  

Lo studio di Vincent A. Harren (1979) applica l’approccio esistenziale al processo di scelta del college, enfatizzando l’importanza della consapevolezza di sé, della responsabilità personale e dell’autenticità nelle decisioni di carriera​. Questo approccio promuove un processo decisionale consapevole e intenzionale, incoraggiando gli studenti a fare scelte che riflettano la loro identità autentica e il loro scopo personale​ (Harren, V. A. (1979). A model of career decision making for college students. Journal of Vocational Behavior, 14(2), 119–133. https://doi.org/10.1016/0001-8791(79)90065-9) 

  

Lo studio di Gloria Balague (1999) spende questo modello al lavoro con atleti d’élite, esplorando come identità, valori e significato siano profondamente intrecciati con la motivazione e le prestazioni sportive​. Attraverso il dialogo riflessivo e l’esplorazione delle dimensioni emotive e valoriali, gli atleti sono guidati a trovare un senso autentico nelle loro esperienze sportive, promuovendo non solo il successo agonistico, ma anche una crescita personale significativa​ (Balague, G. (1999). Understanding identity, value, and meaning when working with elite athletes. The Sport Psychologist, 13(1), 89–98). 

In ambito terapeutico i risultati evidenziano che la capacità di attribuire significato alla sofferenza e perseguire uno scopo esistenziale è cruciale per affrontare il vuoto esistenziale e prevenire sintomi psicopatologici. (Pacciolla, A. (2019). Humanistic and Existential Psychology in the Practice of Psychotherapy. Studia Philosophica et Theologica, 19(1), 1-19.) 

Uno studio ne esamina le implicazioni in una terapia di gruppo su 24 anziani per ridurre lansia e migliorare la qualità della vita.Nonostante le sessioni di terapia siano state svolte online a causa della pandemia di Covid-19, i risultati hanno mostrato una diminuzione significativa dell’ansia esistenziale (Babakhani, F., & Azarmi, H. (2023). The Effectiveness of Existential Group Therapy on Existential Anxiety and the Quality of Life of the Elderly. Aging Psychology, 9(2), 167-180. https://doi.org/10.22126/JAP.2023.8371.1668.) 

L’articolo esplora l’efficacia dell’approccio esistenziale attraverso pratiche di gruppo nel ridurre la frustrazione tra i disabili con lesioni al midollo spinale (SCI). Il trattamento, somministrato in 10 sessioni, ha evidenziato che l’approccio esistenziale ha avuto un impatto significativo nel ridurre i livelli di disperazione tra i partecipanti, specialmente in relazione alla perdita dei desideri, alla speranza verso il futuro e all’atteggiamento generale verso la vita. Il risultato suggerisce che il counseling di gruppo esistenziale aiuti i partecipanti a concentrarsi sul significato della vita anziché sulle perdite fisiche, migliorando così il loro benessere psicologico (Esfandiari, D., Refahi, Z., & Shayeghifard, H. (2014). The effect of the existential approach through group practices on reducing the frustration of disabled SCI. Journal of Novel Applied Sciences, 3(1), 89-93). 

Un articolo esplora l’efficacia della terapia esistenziale nel ridurre l’ansia legata alla morte e al coronavirus tra i familiari delle vittime del COVID-19. I risultati ottenuti hanno evidenziato che la terapia ha avuto un impatto significativo nella riduzione dell’ansia mentale, ma non ha avuto effetti rilevanti sulla riduzione dell’ansia fisica causata dalla pandemia (Sabzevari, P., Haghair Ebrahim Abady, F., Araghian, S., Bahramian, F., & Isanezhad, A. (2020). The effectiveness of existential therapy intervention on anxiety caused by coronavirus and death. Clinical Cancer Investigation Journal, 9(1), 1-7). 

Una ricerca ha esplorato l’efficacia di un programma educativo che integra principi della terapia esistenziale per favorire la salute mentale nei bambini delle scuole elementari. I risultati suggeriscono che P4C può essere una promettente strategia per migliorare il benessere psicologico dei bambini, in particolare per quanto riguarda la loro autonomia (Malboeuf-Hurtubise, C., Di Tomaso, C., Lefrançois, D., Mageau, G.A., Taylor, G., Éthier, M.-A., Gagnon, M., & Léger-Goodes, T. (2021). Existential therapy for children: Impact of a philosophy for children intervention on positive and negative indicators of mental health in elementary school children. International Journal of Environmental Research and Public Health, 18(23), 12332. https://doi.org/10.3390/ijerph182312332) 

Nel trattamento del trauma psicologico, viene esplorato come la terapia esistenziale affronti le diverse dimensioni dell’esperienza umana — fisica, sociale, psicologica e spirituale — e come queste possano essere coinvolte nel recupero da traumi psicologici. Sebbene non sia ancora ampiamente utilizzata nel trattamento del trauma, le prime evidenze suggeriscono che questo approccio possa risultare utile, poiché aiuta le persone a esplorare e comprendere le loro esperienze emotive ed esistenziali in modo profondo, superando così i limiti dei modelli terapeutici tradizionali (Corbett, L., & Milton, M. (2011). Existential therapy: A useful approach to trauma? Counselling Psychology Review, 26(1), 62-74). 

Un altro articolo analizza gli effetti delle terapie esistenziali su vari aspetti del benessere psicologico, come il significato della vita, la psicopatologia, l’autoefficacia e il benessere fisico. I risultati della metanalisi evidenziano che le terapie focalizzate sul rafforzamento del significato nella vita mostrano effetti positivi significativi, con miglioramenti evidenti nel significato della vita e una riduzione della psicopatologia e un incremento dell’autoefficacia. Tuttavia, non sono emersi effetti significativi sul benessere fisico. L’articolo suggerisce che le terapie esistenziali, in particolare quelle strutturate e incentrate sul significato, possano essere utili per le persone che affrontano malattie gravi, ma sottolinea la necessità di ulteriori studi per determinare quale approccio funzioni meglio per ciascun paziente. (Vos, J., Craig, M., & Cooper, M. (2015). Existential therapies: A meta-analysis of their effects on psychological outcomes. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 83(1), 115–128. https://doi.org/10.1037/a0037167) 

 

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14. Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

La Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) si è dimostrata efficace in contesti educativi e terapeutici per migliorare attenzione, autostima, gestione emotiva e abilità cognitive in studenti con bisogni speciali, inclusi ADHD, dislessia, autismo e ansia. (Drigas, A., Mitsea, E., & Skianis, C. (2022). Neuro-Linguistic Programming, Positive Psychology & VR in Special Education. Scientific Electronic Archives, 15(1). https://doi.org/10.36560/15120221497). 

  

Si è dimostrata un metodo efficace anche nell’apprendimento delle lingue, migliorando competenze come scrittura, lettura, ascolto e parlato, soprattutto attraverso l’approccio VAK (Visivo, Auditivo, Cinestetico)​. Gli studenti hanno riportato una maggiore motivazione, autostima e coinvolgimento emotivo durante il processo di apprendimento. La PNL facilita inoltre la comunicazione tra insegnanti e studenti, promuovendo un ambiente di apprendimento interattivo e stimolante, con effetti positivi sia sul rendimento accademico che sul benessere psicologico degli studenti​ (Nurhasanah, S., & Mulyadi, D. (2022). Language learning with Neuro-Linguistic Programming: An integrative review.Journal of Language Teaching and Research, 13(6), 1251–1258. https://doi.org/10.17507/jltr.1306.13) 

  

Un ulteriore studio ha, infatti, esplorato l’applicazione della PNL nell’insegnamento delle lingue straniere presso le università ucraine, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle interazioni educative e ottimizzare le capacità cognitive degli studenti​. I risultati confermano anche qui che la PNL può creare un ambiente di apprendimento più empatico, motivante ed efficace, potenziando sia le competenze linguistiche che quelle emotive degli studenti​ (Yevtushenko, N., & Kovalenko, O. (2020). Application of Neuro-Linguistic Programming (NLP) in teaching foreign languages at Ukrainian universities. SSRN Electronic Journal. https://doi.org/10.2139/ssrn.3735652). 

  

Un altro studio ne evidenzia l’efficacia nell’aumentare la motivazione intrinseca degli studenti a rischio in contesti carcerari, utilizzando tecniche come Progressive Relaxation, Discover Your True Values e Circle of Excellence. I risultati suggeriscono che la PNL può essere uno strumento pratico ed efficace per trasformare atteggiamenti negativi, favorire l’apprendimento significativo e migliorare la resilienza emotiva in contesti educativi complessi (Sharif, S., & Abdul Aziz, E. R. (2015). Application of Neuro-Linguistic Programming techniques to enhance the motivation of at-risk students. IJAEDU-International E-Journal of Advances in Education, 1(1), 42–48. https://doi.org/10.18768/ijaedu.65269-89348). 

  

È anche un approccio ampiamente utilizzato in contesti di coaching, terapia e formazione, con applicazioni rivolte al miglioramento delle abilità comunicative, della gestione emotiva e delle prestazioni individuali. Tuttavia, una revisione critica della letteratura suggerisce che molte delle affermazioni sulla sua efficacia non sono supportate da prove empiriche robuste, con studi che spesso presentano limiti metodologici significativi​. Nonostante ciò, alcuni risultati indicano miglioramenti nel benessere emotivo, nella fiducia in sé stessi e nella gestione dello stress, suggerendo la necessità di ulteriori ricerche per validare le tecniche della PNL in contesti basati su evidenze scientifiche (Passmore, J., & Rowson, T. (2019). Neuro-Linguistic Programming (NLP): A systematic review of the evidence. Coaching: An International Journal of Theory, Research and Practice, 12(2), 1–19. https://doi.org/10.1080/17521882.2019.1588828) 

  

Applicata in ambito sanitario ha, inoltre, mostrato risultati contrastanti in studi su disturbi come ansia, obesità, fobie, uso di sostanze e nausea gravidica. Mentre alcuni studi hanno rilevato miglioramenti nei sintomi di ansia, qualità della vita e completamento di procedure mediche, altri non hanno riscontrato differenze significative rispetto ai gruppi di controllo​. (Sturt, J., Ali, S., Robertson, W., Metcalfe, D., Grove, A., Bourne, C., & Bridle, C. (2012). The effectiveness of Neuro-Linguistic Programming (NLP) in healthcare: A systematic review. British Journal of General Practice, 62(604), e757–e764. https://doi.org/10.3399/bjgp12X658287) 

  

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