4 mesi ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
La strana faccia della divulgazione sui social. Francesca Di Donato
Oggi circolano numerose informazioni.
Sulla loro correttezza c’è da fare la tara alcune volte, tuttavia sono informazioni che, nella stragrande maggioranza dei casi, non ci era dato conoscere affatto, con la stessa fruibilità, prima dell’avvento dei reel o video sui social, specialmente in merito ai contenuti orientati alla salute.
Quanti medici, farmacisti, allenatori, nutrizionisti, farmacisti, fiosioterapisti, commercialisti, avvocati, infermieri ecc… avete conosciuto che nel pubblico o nel privato, perfino quando pagavate e pagate profumatamente si soffermavano o si soffermano tutt’ora a darvi anche solo uno straccio di informazione dettagliata e comprensibile su condizioni di vostro interesse o sulla salute in generale?
Disponibilità più uniche che rare, ammettiamolo.
Anzi, non solo spesso, specialmente i medici, si scocciano davanti alle domande poste, ma capita pure che se non viene a noi il dubbio su qualcosa, rischiamo di portarci a casa una visione ridotta di una questione che meritava maggiore attenzione.
Questo è a mio avviso la dimostrazione che, per lo più, la divulgazione sui social non è fatta per i cittadini, ma è strumento di mera visibilità di se stessi.
Quelle informazioni le danno perché è il modo per autorizzarsi a mettersi davanti a una videocamera che appaga il proprio ego.
Offrire informazioni alle persone non è il fine, è il mezzo.
Non ci sarebbe nulla di male, se ci fosse maggiore autenticità e se la stessa devozione la mettessero in campo nella relazione in carne e ossa con i pazienti, clienti, utenti di riferimento.
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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute
Categories: Diario di bordo