4 anni ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
Seconda prova edS
La seconda prova dell’esame di stato è il PROGETTO. Il candidato dovrà progettare un intervento specifico, rispondendo esattamente alle richieste della traccia.
Al contrario del tema sarà necessario prediligere uno stile di risposta schematico ricordando di non aggiungere nulla in più a quanto richiesto.
Nel rispondere alle varie richieste è importante ricordare di rispettare una coerenza interna: la tematica e il target dovranno orientare cioè la scelta di un modello teorico di riferimento e di conseguenza di una metodologia di lavoro. La metodologia di lavoro aiuterà a definire precisamente gli obiettivi specifici del progetto i quali consentiranno la scelta di tutte le attività o azioni necessarie al loro raggiungimento.
Sarà necessario attenersi, nella scelta della metodologia e delle attività specifiche, alla realtà entro cui si interviene e scegliere, pertanto, obiettivi realizzabili nel determinato contesto.
Affinché il progetto sia realistico sarà inoltre necessario scegliere azioni da poter realizzare in tempi plausibili.
Date tali premesse, vediamo nel dettaglio i punti che generalmente vengono richiesti di sviluppare nella stesura del progetto.
Il titolo
Non sempre è richiesto di assegnare al proprio progetto un titolo, tuttavia è preferibile formularne uno.
Il titolo dovrà necessariamente essere sintetico, richiamare i contenuti del progetto e potrà assumere una forma creativa:
(es. Non smetto quando voglio!) oppure tecnica (es. prevenire il disagio giovanile).
Inquadramento del problema o premessa
Nella premessa va riportata una breve descrizione del fenomeno e i riferimenti teorici che si ritengono utili ai fini di una maggiore comprensione dello stesso.
Sarebbe auspicabile inquadrare da subito il fenomeno all’interno di una cornice teorica specifica la quale orienterà successivamente la scelta della metodologia di lavoro.
Per sottolineare la rilevanza del fenomeno in questione potrebbe essere particolarmente apprezzato il riferimento alla prevalenza o incidenza, dello stesso, nella popolazione generale.
Queste specifiche informazioni sono accessibili, a seconda dell’argomento, da fonti quali ISTAT, MIUR ecc.
Alcune commissioni richiedono di indicare, all’interno dello stesso paragrafo, anche l’analisi del contesto ossia di fornire sinteticamente una visione della situazione e dell’ambiente nel quale si andrà ad operare.
Destinatari o target
I destinatari sono coloro ai quali è rivolto il progetto. È opportuno specificare, in base alla problematica e alla realtà in cui si interviene, le caratteristiche salienti del target come la numerosità, il range di età oppure la diagnosi.
Generalmente si distinguono in destinatari diretti (popolazione con cui lavoriamo direttamente) e destinatari indiretti (popolazione che trae beneficio o vantaggio dal nostro progetto).
Obiettivi
Per la definizione degli obiettivi sarà necessario scegliere verbi forti e riportarli in forma infinita.
Tendenzialmente, in tale sezione, va distinto l’obiettivo generale del progetto dagli obiettivi specifici:
– L’obiettivo generale è lo scopo ultimo del progetto e riguarda il titolo dello stesso (es. prevenire comportamenti devianti in adolescenza).
– Gli obiettivi specifici, invece, sono quei cambiamenti che ci si attende dal nostro intervento.
Essi devono essere coerenti con le attività che si andranno poi a descrivere e devono riferirsi a dimensioni o variabili concretamente osservabili, in grado dunque di dare delle informazioni sull’efficacia dell’intervento.
Metodologia
In tale paragrafo andrà sinteticamente descritta la metodologia di lavoro. Andrà dunque specificato brevemente in cosa essa consiste. Le principali metodologie a disposizione dello psicologo da approfondire per l’esame di stato sono di seguito elencate. Si potrà privilegiare una sola metodologia oppure più di una in maniera integrata.
Nel caso di integrazione di modelli parliamo di Modello integrato. Nel caso di integrazione di strumenti e tecniche si parlerà di integrazione da eclettismo tecnico. (Per approfondire cerca la sezione MODELLI PSICOLOGICI su questo sito).
Fasi, attività, tempi
In tale paragrafo andranno descritte le azioni che si ritengono necessarie al fine del raggiungimento degli obiettivi specifici prefissati. Dunque tali attività dovranno necessariamente essere coerenti con essi.
Di seguito un esempio illustrativo di coerenza tra obiettivi e attività. Ovviamente nel progetto le attività andranno descritte accuratamente.
Oltre tutte le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi specifici sarà importante indicarne alcune, di seguito riportate, che possono essere inserite in ogni tipologia di progetto.
Per rendere il progetto lineare si potrà suddividere tutte le attività in fasi.
Di seguito uno schema riassuntivo da poter utilizzare come guida per la stesura di tale paragrafo.
Per ogni incontro/attività va stabilita la durata, i luoghi, il personale coinvolto e il target attivo.
Risorse
In tale paragrafo andranno elencate tutte le risorse necessarie per la realizzazione del progetto. Esse vengono distinte di norma in risorse materiali (locali, materiale di ufficio, strumenti vari…) e risorse umane (equipe di professionisti).
Budget
Tale paragrafo non è sempre richiesto dalla commissione pertanto andrà indicato solo se espresso nella traccia. Qualora richiesto, si potrà indicare una cifra ipotetica tenendo in considerazione i costi delle risorse materiali e delle singole figure professionali coinvolte. A tal fine, e per quanto riguarda la figura dello psicologo, si potrebbe consultare il nomenclatore -e il relativo tariffario- delle prestazioni il quale in maniera orientativa consentirà di stabilire dei costi.
Poiché tutto ciò potrebbe risultare eccessivamente complesso si potrà optare anche per l’utilizzo di espressioni generiche “Come da tariffario ordinistico”.
Rischi
In tale paragrafo andranno elencati tutti gli aspetti che possono costituire un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi prefissati e allo svolgimento delle singole attività.
Essi andranno valutati in base al progetto specifico. Di seguito sono elencati esempi di rischi più frequenti.
- Atteggiamento non collaborativo dei partecipanti
- Scarsa motivazione del target
- Pregiudizi verso la figura dello psicologo o altre figure professionali
- Spazi non adeguati
- Partecipazione improvvisamente interrotta
Valutazione
In tale paragrafo andranno specificati i momenti della valutazione. Di seguito uno schema riassuntivo da poter utilizzare come guida per la stesura di tale punto.
Di seguito un elenco di possibili tematiche da poter considerare per la preparazione della seconda prova.
Come prima cosa, sarà necessario approfondire le singole metodologie di lavoro a disposizione dello psicologo e tutti quegli strumenti trasversali dei quali può servirsi (focus group, brainstorming, laboratori ecc.). Successivamente sarà indispensabile, per ogni tematica che si riterrà utile, preparare una premessa ragionando sulla metodologia di lavoro più opportuna a seconda dei vari possibili target. Tale esercizio consentirà di entrare sempre più nel linguaggio progettuale.
LAVORO
· Prevenzione dello stress lavoro correlato |
· Prevenzione del burnout |
· Prevenzione del mobbing |
· Promozione del benessere organizzativo |
· Promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro
· Intervento di empowerment in azienda · Sviluppo delle competenze comunicative
SCUOLA · Integrazione di alunni stranieri nel gruppo classe · Inclusione di alunni con disabilità o bisogni educativi speciali · Educazione stradale · Educazione alla legalità · Educazione alla sessualità · Educazione all’uso corretto della tecnologia · Prevenzione di condotte a rischio · Prevenzione del bullismo · Prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica · Prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare · Prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento · Orientamento professionale · Realizzazione di uno sportello di ascolto
COMUNITA’ · Integrazione dei migranti nella comunità · Reinserimento sociale o lavorativo di ex detenuti · Contrastare la violenza di genere · Contrastare il fenomeno della povertà ed emarginazione sociale · Strutturazione di un centro antiviolenza
EMERGENZA · Intervento in caso di eventi naturali disastrosi . Intervento in caso di epidemia/pandemia
ANZIANI · Promozione del benessere nella popolazione anziana · Potenziamento della memoria negli anziani · Intervento rivolto a soggetti con demenza e ai loro familiari · Strutturazione di una casa di riposo
CLINICA · Intervento rivolto a pazienti con diagnosi psichiatriche e ai loro familiari · Strutturazione di un centro diurno
FAMIGLIA · Sostegno alla genitorialità
Altre tematiche attuali: · Hikikomori · Gioco d’azzardo · Dipendenza dal rischio · Cyberdipendenze · Baby blues · Baby mamme · Prostituzione minorile · Violenza su bambini negli asili e nelle scuole · Violenza su anziani nelle strutture · Separazione e divorzio |
Scarica qui La seconda prova edS
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Jessica Caiazza – Psicologa
Ambiti: tutoraggio all’apprendimento nei disturbi specifici dell’apprendimento – riabilitazione psicologica in persone adulte con disabilità
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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online
Tags: abilitazione, codice deontologico, deontologia professionale, esame di Stato, Legge 56/89, nomenclatore, statuto, tirocinio post lauream Categories: Appunti e spunti di riflessione