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3 anni ago · · 0 comments

Medicalizzazione dell’educazione e della salute psichica


Oggi sarò dura, vi avverto.

Pure Radio Maria si è accorta che puntiamo alla medicalizzazione della salute psichica e dell’educazione. Ovvio che poi ci tratta come se fossimo Satana.

Eppure 90% degli Psicologi incluso il CNOP da anni continuano a perseguire esattamente la medicalizzazione del nostro lavoro senza consapevolezza.

E a costoro mi rivolgo ora.

Mi raccomando continuate a parlare delle etichette diagnostiche e a trasmettere un immaginario patologizzante della psiche, invece che delle persone

Continuate a trattare il DSM come se fosse davvero la vostra Bibbia

Continuate a cercare le formazioni nate per i medici e non per noi (vedi quella in psicoterapia)

Continuate a cercare assunzioni nel pubblico/lo psicologo delle cure primarie ecc… dimenticando la natura prevalentemente relazionale della nostra professione, che risponde a regole diverse da quelle del SSN.

Continuate a festeggiare per essere diventati professione sanitaria, nonostante intrinsecamente la natura della nostra professione assolva a funzioni e a finalità diverse

Pur di sentirvi visti, senza accorgervene, avete accettato passivamente che vi venisse attribuita un’identità che non ci appartiene come professione e poi vi lamentale che nessuno abbia fino in fondo fiducia nella nostra utilità.

Mi raccomando continuate a parlare come se la colpa sia tutta fuori, senza mai assumervi la responsabilità della nostra condizione di categoria.

Tant’è.

Sarebbe ora iniziaste a farci i conti con questo, perché essendo purtroppo la maggior parte, portate nel precipizio anche quei pochi che questa professione l’anno abbracciata perché l’hanno capita fino in fondo.

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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute

Professionisti adulti e vaccinati. Francesca Di Donato

3 anni ago · · 0 comments

Professionisti adulti e vaccinati. Francesca Di Donato

Siamo professione sanitaria, il vaccino ci spetta di diritto ora!

NO. Il vaccino non spetta di diritto nelle prime fasi solo perché si è professione sanitaria.
Il vaccino spetta di diritto a chi è più esposto per lavoro o condizioni di salute ed età.

Un professionista sanitario che prende seriamente il suo ruolo e che non rientra in queste categorie lascia la priorità a chi ha davvero bisogno, non pretende di passare avanti in nome di un titolo o di riconoscimento ministeriale.

Un professionista sanitario serio, si comporta da adulto responsabile e attende il suo turno, come tutti.

E non vale nascondersi dietro l’obbligo vaccinale: l’obbligo che c’è solo da inizio aprile non parla di priorità.
Quindi si suppone che la priorità resti quella per cui si vaccinano per primi quelli in prima linea.
Quanti Psicologi si sono vaccinati prima dell’Obbligo?
Quanto di essi lavoravano in prima linea?

L’Ordine sa bene che la metà degli iscritti all’albo non esercita in qualità di Psicologo. Moltissimi tra quelli che restano e che esercitano hanno un’esposizione lavorativa minima. Sul sito ENPAP potete verificare.

Quindi tolti coloro che si sono vaccinati, prima dell’obbligo, per età e per condizione di salute ed esposizione di lavoro, sarebbe stato utile che l’Ordine monitorasse in qualche modo questo passaggio, che avrà portato a usufruire già del vaccino chi poteva considerarsi più alla stregua di un cittadino normale, più che sanitario.
Che poi, ricordo, la psicologia non è solo ambito sanitario, seppur professione sanitaria: esistono Psicologi del lavoro, del marketing…

Se il Governo sbaglia e tu Ordine lo sai che non tutti i tuoi scritti hanno una condizione tale per avvalersi di questo privilegio ora, perché non intervieni?
Perché non fai opera di sensibilizzazione verso i tuoi iscritti, invitandoli a non passare avanti alle fasce più vulnerabili ed esposte al rischio?

Ed è possibile che per reagire a Draghi per aver rimbrottato un “smettetela di vaccinare i giovani psicologi!!” volete ricorrere al fatto che il l’obbligo lo abbia esteso lui ai professionisti sanitari? Questa è pura deresponsabilizzazione: il suo appunto c’è stato solo due giorni dopo l’avvio dell’obbligo, con un week end di mezzo, quindi in realtà coloro che si lamentano si erano tutti vaccinati prima dell’obbligo stesso.
Inoltre ritengo che la questione sia stata presa sul personale in modo inappropriato, dal momento che il rimbrotto -seppur gestito in pessimo modo- era rivolto a chi vaccina senza seguire una scala di priorità annunciata e non agli psicologi.

Ancora una volta si è persa l’occasione per guadagnarci credibilità

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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online – SCUOLA DI PSICOLOGIA lo psicologo è colui che aiuta l’altro a curarsi

 

4 anni ago · · 0 comments

Psicologo professione sanitaria – tappe e divieto pubblicitario promozionale. Francesca Di Donato

Dal 1979 prende avvio il riconoscimento del ruolo sanitario dello psicologo -seppur non ancora professione regolamentata- come colui che opera in attività dirette alla tutela della salute.

Dal 1989 quella di Psicologo diventa professione regolamentata e l’attività psicoterapeutica nasce come compromesso con i Medici per continuare a occuparsi delle attività psicologiche, senza incorrere in abuso di professione.

Dal 1997 anche lo Psicologo entra a far parte della Dirigenza sanitaria: per concorrere, requisito necessario è la specializzazione.

Dal 2001 le prestazioni dello Psicologo sono riconosciute come prestazione sanitaria.

Dal 2008 c’è stata la vigilanza parziale del Ministero della Salute con alcune competenze rimaste in mano al Ministero della Giustizia.

Dal 2018 quella di Psicologo è ufficialmente professione sanitaria.

Dal 2019 scatta il divieto assoluto di pubblicare messaggi di natura promozionale o suggestionale nelle informative sanitarie.


Dire professione sanitaria non equivale a dire professione medica, come spesso vedo affermare.


Entrando nell’elenco delle professioni sanitarie si da piena applicazione all’art.32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”


Dpr 761/79 – Stato giuridico del personale delle unità sanitarie locali
1. Articolazione dei ruoli. – Il personale addetto ai presidi, servizi ed uffici delle unità sanitarie locali è inquadrato in ruoli nominativi regionali, istituiti e gestiti dalla regione e così distinti: ruolo sanitario, ruolo professionale, ruolo tecnico, ruolo amministrativo. Appartengono al ruolo sanitario i dipendenti iscritti ai rispettivi ordini professionali, ove esistano, che esplicano in modo diretto attività inerenti alla tutela della salute; ….omissis….. 2. Ruolo sanitario. – Nel ruolo sanitario sono iscritti in distinte tabelle, per i rispettivi profili, i medici, i farmacisti, i veterinari, i biologi, i chimici, i fisici, gli psicologi, nonché gli operatori in possesso dello specifico titolo di abilitazione professionale per l’esercizio di funzioni didattico-organizzative, infermieristiche, tecnico-sanitarie, di vigilanza ed ispezione e di riabilitazione. […]

Ministero della Salute: “Sono professioni sanitarie quelle che lo Stato italiano riconosce e che, in forza di un titolo abilitante, svolgono attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Alcune professioni sanitarie sono costituite in Ordini e Collegi, con sede in ciascuna delle province del territorio nazionale:
Psicologo L. 18.02.1989, n. 56 (G.U. 24.02.1989, n.46)

Circolare Agenzia Entrate: dispone che le prestazioni di carattere sanitario, così come definite dal Ministero della Salute del 17/05/02, sono esenti ai fini IVA ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 633/72 “le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza [..]”

Leggi ancora:

È legge il divieto di pubblicità sanitaria promozionale. Francesca Di Donato

Atto di indirizzo sulla pubblicità informativa. Francesca Di Donato

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario. Francesca Di Donato

Dalla nascita della parola psicoterapia agli atti tipici dello Psicologo. Francesca Di Donato

Costituzione italiana, codice penale e principio di legalità. Francesca Di Donato

Cura e trattamento in Psicologia. Francesca Di Donato

 

 

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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online

 

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