4 anni ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
La parabola del re
Un giorno il Gran Re di Persia bandì un concorso fra tutti gli artisti del suo vasto impero.
Una somma enorme sarebbe andata in premio a chi fosse riuscito a fare il ritratto più somigliante del Re.
Giunse per primo Manday l’indù, con meravigliosi colori di cui lui solo conosceva il segreto; quindi Aznavor l’armeno, portando una creta speciale; poi Wokiti l’egiziano, con scalpelli e ceselli mai visti e bellissimi blocchi di marmo.
Infine, per ultimo, si presentò Stratos il greco, munito soltanto di un sacchetto di polvere.
I dignitari di corte si mostrarono indispettiti per l’esiguità del materiale portato da Stratos il greco.
Gli altri artisti sogghignavano: “Che cosa può fare il greco con quel misero sacchetto di polvere?”.
Tutti i partecipanti al concorso furono rinchiusi per varie settimane nelle sale del palazzo reale. Una sala per ogni artista.
Nel giorno stabilito, il Re cominciò a esaminare le opere degli artisti. Ammirò i meravigliosi dipinti dell’indù, i modelli in creta colorata dell’armeno e le statue dell’egiziano.
Poi entrò nella sala riservata a Stratos il greco. Sembrava che non avesse fatto niente: con la sua polvere minuta, si era limitato a smerigliare, levigare e lucidare la parete di marmo della sala.
Quando il Re entrò poté contemplare la sua immagine perfettamente riflessa su quel marmo tirato a lucido.
Naturalmente, Stratos vinse il concorso.
Solo uno specchio poteva soddisfare pienamente il Re.
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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online
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