4 anni ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
Sultano saggio
C’era una volta un Sultano che si trovò improvvisamente senza il suo fedele contabile.
Egli morì inaspettatamente, lasciando al sultano un inestimabile tesoro da gestire.
Dopo aver preso consiglio dai ministri, il sultano mandò i suoi i banditori alla ricerca di un nuovo amministratore per la sua ricchezza.
Si presentarono diverse persone e furono condotte al cospetto del sultano.
Il sultano li condusse di persona alla camera del tesoro e li lasciò soli per qualche minuto.
Successivamente il sultano richiamò gli aspiranti, batté le mani e fece entrare i musici. Quindi si rivolse agli aspiranti contabili e disse loro: “Su, ballate!”
Tutti gli aspiranti ballavano male, con le braccia strette al petto e muovendosi lentamente: solo uno di essi saltava e danzava mostrando vigore e piacere per ciò che stava facendo. Osservata la scena, il sultano chiamò i ministri e le guardie, e disse a quello che ballava: “Tu sarai il mio nuovo contabile, in quanto a loro -indicando gli altri aspiranti – che vengano decapitati!”
Il vizir del sultano chiese allora: “Come mai è questa la vostra scelta, mio sultano?”
Ed egli rispose: “Vedi, mio fedele vizir, questi uomini hanno rubato l’oro dalla camera dove li ho lasciati: per questo mentre ballavano avevano paura che le monete nascoste cadessero.”
Poi indicò il nuovo contabile e aggiunse: “Quest’uomo invece è stato fedele e onesto, non ha rubato: infatti lui ballava sciolto, poiché non aveva nulla che gli recasse impedimento.”
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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
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