fbpx

Fissa un appuntamento

L'Aquila colloqui in presenza e on line tramite Skype. Possibilità di colloqui a seduta singola.

Chiamami:
+39 328 28 38 399

Scrivimi una email:
didonato.francesca@live.it

4 anni ago · · 1 comment

Regimi fiscali: Forfetario e Ordinario

Due sono i possibili regimi fiscali: ordinario e forfetario e per entrambi vale il principio di cassa: assume rilevanza il compenso effettivamente incassato, dunque non fa reddito una fattura rilasciata, senza aver incassato il relativo compenso.

Regime ordinario – adempimenti:
. registrazione delle fatture in entrata e in uscita
. registrazione di tutti i movimenti contabili: incassi e pagamenti
. liquidazione IVA mensile o trimestrale
. Dichiarazione dei redditi, Irap e Iva
. pagamento imposte in base ad aliquote tra il 23% e il 43%

pagamento imposte:
. a Giugno si salda per l’anno precedente e si fa acconto per l’anno in corso, con possibilità fino a 6 rate.
. secondo acconto a novembre senza possibilità di rateizzazione

Può accedere al regime ordinario, anche chi ha i requisiti per il forfetario, purché venga fatta comunicazione.

Regime forfetario
Legge stabilità n.145/2018 > Legge di bilancio 2019 stabilisce come soglia massima per poter accedere 65.000 euro di ricavi: superati si uscirà dal regime solo dall’anno successivo, quindi quella dei 65.000 euro è anche la soglia massima per permanere in tale regime.
Sono esclusi coloro che hanno altro reddito dipendente e/o pensione superiore a 30.000 euro. Sono esclusi professionisti che partecipano contemporaneamente all’esercizio dell’attività a società di persone o ad associazioni a esse assimilate.
La spesa annua per dipendenti e collaboratori non deve superare 20.000 euro lordi.
Può aderire a tale regime, il professionista che essendo nel regime ordinario non per scelta (vedi condizione precedente in cui il forfettario chiede di passare all’ordinario) ha i requisiti per entrarvi: in tal caso non occorre comunicazione visto che il regime fiscale forfetario è il regime di base, naturale nel quale si entra nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni.

Il forfetario contempla due categorie di imposte: uno generale con imposta sostitutiva al 15%; l’altro per chi inizia l’attività con imposta sostitutiva al 5% per i primi cinque anni.

Il reddito imponibile professionale sarà determinato ai ricavi e ai compensi il coefficiente di redditività del 78% e sul reddito così determinato, al netto dei contributi previdenziali versati, che sono l’unica spesa postata a detrazione, andrà applicata l’imposta sostitutiva del 15% o del 5% secondo le indicazioni precedenti.

Obblighi ed esoneri:
Obbligo di numerazione e conservazione dei documenti IVA
Obbligo compilazione dichiarazione redditi
Esonero dalla liquidazione IVA
Esonero Irap
Esonero fattura elettronica, tranne nel caso delle PA (pubblica amministrazione)

pagamento imposte:
. a Giugno si salda per l’anno precedente e si fa acconto per l’anno in corso, con possibilità fino a 6 rate.
. secondo acconto a novembre senza possibilità di rateizzazione

_______________________
Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online.

Lavoro dipendente e Partita IVA possono coesistere?

4 anni ago · · 0 comments

Lavoro dipendente e Partita IVA possono coesistere?

Lavoro dipendente e Partita IVA possono coesistere? Si può esercitare un lavoro a partita IVA e essere dipendente?

SI
… se e sei dipendente di un privato, con attenzione particolare al patto di non concorrenza – che sia in proprio o per conto di terzi- con l’azienda nella quale eserciti.
Il patto di non concorrenza è disciplinato agli artt. 2125, 2596 e 1751 bis del codice civile, rispettivamente per lavoratori dipendenti, autonomi e agenti commerciali.
Il datore di lavoro che non vede rispettato secondo tale patto può procedere con licenziamento per giusta causa e/o richiesta di risarcimento per l’eventuale danno subito.

Non vi è alcun obbligo di comunicazione al datore di lavoro in merito all’apertura di partita Iva, farlo è più una questione etica professionale.

… se sei lavoratore assunto in un’aziende a partecipazione pubblica

… se sei dipendente pubblico, in qualità di docente universitario

… se sei dipendente pubblico, in qualità di insegnante, ma in tal caso è necessaria l’autorizzazione del dirigente scolastico (anche nel caso di prestazione occasionale)
Un Insegnante con contratto a tempo pieno può farlo solo per svolgere la Libera professione  di tipo regolamentato, cioè che afferisce a Ordini o Collegi,  e solo se la professione regolamentata in questione è in armonia con le materie insegnate a scuola.

… se hai un’assunzione con contratto part-time con prestazione lavorativa non superiore al 50% del full time, previa autorizzazione da parte dell’ente in questione (anche nel caso di prestazione occasionale)

… se sei Psicologo con contratto da dirigente presso una struttura sanitaria pubblica

… se sei Psicologo nel settore militare, ma in tal caso è necessaria l’autorizzazione dell’ufficio preposto (anche nel caso di prestazione occasionale)

NO

… se rientri negli impieghi che rispondono al patto di esclusività

Svolgendo contemporaneamente un lavoro dipendente e un’attività economica con Partita Iva percepirai due redditi distinti e separati e nella tua dichiarazione dei redditi andranno comunicati distintamente.

I soggetti che desiderano svolgere attività di lavoro dipendente e partita Iva, possono usufruire del regime forfetario solo se, nell’anno precedente all’apertura della partita IVA, il  reddito da lavoro dipendente non ha superato la retribuzione annuale lorda di 30.000 euro.
La verifica deve essere sempre effettuata sull’anno precedente a quello in cui si intende aprire partita IVA.

_______________________
Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e onlin

error: Content is protected !!