3 anni ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
Omosessualità fuori dai disturbi mentali: tappe storiche
Negli anni Settanta, l’American Psychiatric Association (http://www.portalenazionalelgbt.it/bancadeidati/schede/american-psychiatric-association-apa.html) (APA) elimina dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) la diagnosi di omosessualità (APA (http://www.psychiatry.org/File%20Library/Advocacy%20and%20Newsroom/Position%20Statements/ps1973_HomosexualityCivilRights.pdf), 1973)
Nel 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (http://www.portalenazionalelgbt.it/bancadeidati/schede/organizzazione-mondiale-della-sanita-oms.html) (OMS) elimina la diagnosi di omosessualità dalla Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-10 (http://www.who.int/classifications/icd/en/bluebook.pdf)): l’orientamento omosessuale non dev’essere considerato, di per sé, un indicatore psicopatologico, bensì una variante normale della sessualità, proprio come l’orientamento eterosessuale.
L’11esima revisione dell’ICD (ICD-11) -approvata definitivamente il 25 maggio 2019 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità- l’«incongruenza di genere», la diagnosi fatta alle persone trans, è stata ridefinita e rimossa dal capitolo relativo ai disturbi psichici e del comportamento per essere inserita in un nuovo capitolo concernente la salute sessuale («conditions related to sexual health»).
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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
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