4 giorni ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
Il falso Sé come alienazione di se stessi. Francesca Di Donato
Ci si preoccupa tanto -a ragione- dei filtri social perché modificano l’aspetto fisico reale delle persone, alterando la percezione della realtà e favorendo lo sviluppo di nuovi standard di bellezza tanto irrealistici da alimentare, nelle persone con una stima fragile, il già forte senso di inadeguatezza che si trascinano.
Eppure non si tiene conto che quella è solo la manifestazione esteriore, corporea di qualcosa che avviene da ben prima dell’avvento dei social, forse da sempre, e che ora e solo amplificato dall’esposizione su larga scala che essi consentono.
Parlo dei filtri attraverso i quali i più si rapportano al mondo, presentandosi in modo artefatto, volto a dimostrare qualcosa di sé sulla base dell’immagine che vogliono trasmettere più che della sostanza di cui sono davvero fatti.
Un falso Sé che seppure nasce come forma di difesa e di adattamento per sentirsi sicuri e accettati da piccoli, diventa nel tempo, se alimentato anche da grandi, un’alienazione di sé stessi che compromette ogni forma di autenticità.
Quindi chiediti se conta di più conoscere chi sei davvero, nelle tue luci e ombre naturali, o continuare a garantirti che il mondo veda solo quella luce che forse neanche ti appartiene fino in fondo.
Scegli: l’amor proprio o l’approvazione condizionata.
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Francesca Di Donato – psicologa
Scuola di Psicologia lo psicologo è colui che aiuta l’altro a curarsi
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