6 mesi ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
21.Una grande protezione: la coerenza genitoriale. Paola Pellegrino
Genitori dalla nascita: dal giorno zero all’adolescenza.
Psicoeducazione e supporto alla genitorialità.
Nuova Rubrica a cura di Anderlini Sara, Pellegrino Paola, Virgilio Noemi, per Scuola di Psicologia di Francesca Di Donato.
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Una grande protezione: la coerenza genitoriale di Paola Pellegrino
Non sempre tra le parti genitoriali capita di essere d’accordo sui metodi educativi e sulla modalità di prendere delle decisioni: molto dell’essere genitore coinvolge la nostra storia da figlio e tutta la nostra vita e ovviamente condiziona.
Allo stesso modo i bambini imparano a stare in relazione a partire da quella con mamme e papà e anche nella gestione di una difficoltà o divergenza ciò che conta è la modalità e la possibilità di affrontarla.
In caso di contrasto dinanzi alla necessità di prendere una decisione o nella decisione di come affrontare una situazione anche importante e delicata, un assetto protettivo è rappresentato dalla possibilità che gli adulti di riferimento ricerchino e trovino un punto di mediazione e di incontro in separata sede, in grado di restituire al bambino un’esperienza di coerenza genitoriale.
Questo è importante per diversi aspetti:
- Evita di far sentire in difficoltà il bambino che più o meno esplicitamente potrebbe sentire la pressione di dover decidere da che parte stare.
- Permette di evitare di esporre il bambino a modalità comunicative adulte che non sempre sono adatte alla loro età;
- Fornisce un esperienza di sicurezza e protezione in cui ciò che apprende e vive è la certezza di poter contare su una coppia di genitori che sanno essere e fare Squadra tutti insieme anche nelle situazioni difficili.
Ciò che per noi adulti è importante ricordare è che ciò che conta nelle relazioni familiari è la possibilità di crescere insieme per poter sviluppare dinamiche prevalenti funzionali.
Sbagliare per migliorare si può!
Simbolismo dell’illustrazione a cura di Francesca Di Donato, psicologa.
Illustrazione di Mirella Farchica, illustratrice.
Il nido è la base sicura da cui tutto ha inizio, quel luogo dove sapere di poter tornare ogni volta che si ha voglia o bisogno di accoglienza, calore, contenimento, appartenenza. L’uovo schiuso è il giorno zero, momento esatto in cui ci si apre al mondo con la nascita.
L’uccello che spicca il volo è la persona che attraversa quella fase fondamentale di sperimentazione verso se stessa e verso l’ambiente esterno e che muove i primi tentativi di volo in direzione di ciò che nel tempo sceglierà di essere e verso il mondo che sceglierà di vivere. Le farfalle, simbolo di trasformazione, hanno anche lo scopo di sottolineare quando una buona crescita favorisce anche una sana integrazione con ciò che è diverso da sé.
La loro presenza sottolinea inoltre il diritto di un figlio di essere tutt’altro (un uccello) dai genitori (farfalle) che lo hanno messo al mondo.
Le foglioline intorno al nido indicano qual qualcosa che può crescere solo in presenza di sole e acqua come nutrimento, letto in chiave archetipica della buona integrazione tra maschile e femminile psichico necessario in ciascuno di noi.
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