7 mesi ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
17.Risvegli e regressioni. Sara Anderlini
Genitori dalla nascita: dal giorno zero all’adolescenza.
Psicoeducazione e supporto alla genitorialità.
Nuova Rubrica a cura di Anderlini Sara, Pellegrino Paola, Virgilio Noemi, per Scuola di Psicologia di Francesca Di Donato.
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Risvegli e regressioni di Sara Anderlini
Alla nascita e per i primi anni, al contrario delle nostre aspettative, i bambini hanno bisogno di tante ore di sonno, che si riducono di mese in mese, nell’arco della giornata ma si svegliano spesso, tenendo conto delle differenze individuali. La grande differenza rispetto al nostro modo di dormire, sta nella capacità di agganciare i cicli del sonno e gestire i risvegli, in altre parole nel riaddormentarsi. I bambini hanno bisogno di essere accompagnati e riaccompagnati al sonno. Accogliendo questo bisogno, fisiologicamente il sonno si struttura sempre di più fino ad arrivare ad uno schema più evoluto, intorno ai 3-4 anni.
I risvegli che i bambini hanno sono dunque fisiologici ed hanno una funzione evoluzionistica. il cervello del bambino infatti funziona in questo modo affinchè il risveglio consente al bambino di nutrirsi e di ricevere cure e presenza dal genitore e quindi assicurarsi la protezione. Se pur normali, è importante riconoscere che riveste un ruolo importante il cortisolo che il corpo inizia a produrre di fronte ad un eccesso di stanchezza. E’ quindi necessario rispettare le finestre di veglia e l’igiene del sonno per far in modo che il bambino abbia i risvegli fisiologici ma che riesca a riposare.
E’ possibile che il bambino richieda il contatto o la suzione per potersi riaddormentare. Il contatto è un bisogno esattamente come la fame e il sonno.
E’ assolutamente fisiologico che i bambini vogliano dormire al seno, oppure che vogliano dormire in braccio, quando possibile vanno assecondati. Questo risulterà particolarmente funzionale nei periodi di regressione (Sleep Regression) che a noi danno l’impressione essere un “tornare indietro” rispetto a qualcosa di consolidato ma che sono in realtà il frutto di una progressione nello sviluppo del bambino (conquista motoria, linguistica, sociale ecc). I maggiori segnali delle regressioni che si presentano in momenti particolari dello sviluppo del bambino, o di fronte a cambiamenti nelle abitudini, sono un sonno notturno più agitato, risvegli più frequenti, maggiore irritabilità e richiesta di contatto, maggiore resistenza all’addormentamento, pisolini più corti. Per quanto sono periodi sfidanti, tendenzialmente le regressioni si risolvono nell’arco di qualche settimana, il tempo che il cervello interiorizzi ciò che l’ha determinata.
Ricordiamoci sempre che il sonno è uno degli aspetti più impegnativi dell’accudimento di un bambino ma che sono dei periodi circoscritti nel tempo. Qualsiasi fase, anche la più faticosa, rimane una fase evolutiva, che passa e lascia il posto a qualcosa di nuovo.
Simbolismo dell’illustrazione a cura di Francesca Di Donato, psicologa.
Illustrazione di Mirella Farchica, illustratrice.
Il nido è la base sicura da cui tutto ha inizio, quel luogo dove sapere di poter tornare ogni volta che si ha voglia o bisogno di accoglienza, calore, contenimento, appartenenza. L’uovo schiuso è il giorno zero, momento esatto in cui ci si apre al mondo con la nascita.
L’uccello che spicca il volo è la persona che attraversa quella fase fondamentale di sperimentazione verso se stessa e verso l’ambiente esterno e che muove i primi tentativi di volo in direzione di ciò che nel tempo sceglierà di essere e verso il mondo che sceglierà di vivere. Le farfalle, simbolo di trasformazione, hanno anche lo scopo di sottolineare quando una buona crescita favorisce anche una sana integrazione con ciò che è diverso da sé.
La loro presenza sottolinea inoltre il diritto di un figlio di essere tutt’altro (un uccello) dai genitori (farfalle) che lo hanno messo al mondo.
Le foglioline intorno al nido indicano qual qualcosa che può crescere solo in presenza di sole e acqua come nutrimento, letto in chiave archetipica della buona integrazione tra maschile e femminile psichico necessario in ciascuno di noi.
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