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Studi sull’efficacia di vari approcci e tecniche psicologiche in diversi ambiti applicativi: STORYTELLING. Giuseppe Cinieri e Simona Delli Santi

Questo paragrafo esplora i benefici psicologici dello storytelling, evidenziando il potere del racconto nel trasmettere concetti complessi, favorire l’empatia e sviluppare connessioni cognitive ed emotive. Esistono due tipi di storytelling: orale e digitale. Lo storytelling orale in psicologia è basato sull’interazione diretta, con empatia immediata e adattabilità in tempo reale, mentre lo storytelling digitale utilizza piattaforme multimediali per raggiungere un pubblico più ampio, con contenuti persistenti ma meno personalizzabili. Entrambi sono complementari: l’orale facilita connessioni intime nei colloqui individuali, mentre il digitale amplia la diffusione di messaggi psicoeducativi. 

Questo studio sottolinea il potenziale della narrazione in vari ambiti, tra cui la salute mentale, l’educazione e lo sviluppo professionale, suggerendo che possa migliorare l’apprendimento, le capacità di lettura e la crescita dell’intelligenza sociale ed emotiva. Inoltre, si evidenzia come il raccontare storie attivi diverse aree del cervello, migliorando la memorizzazione delle informazioni e le risposte emotive positive (Gupta, R., & Jha, M. (2022). The psychological power of storytelling. International Journal of Indian Psychology, 10(3), 606-614. https://doi.org/10.25215/1003.061). 

In questa ricerca si è esaminato l’effetto della narrazione sull’ottimismo delle studentesse di età compresa tra 8 e 11 anni, nel distretto educativo di Isfahan. La narrazione è emersa come un efficace strumento per migliorare l’ottimismo e la motivazione delle giovani studentesse, suggerendo potenziali benefici anche in contesti educativi più ampi (Shafieyan, S., Soleymani, M. R., Samouei, R., & Afshar, M. (2017). Effect of storytelling on hopefulness in girl students. Journal of Education and Health Promotion, 6, 101. https://doi.org/10.4103/jehp.jehp_59_16). 

Questa metanalisi esamina l’effetto delle narrazioni nel promuovere la resilienza nei bambini, analizzando 11 studi pubblicati tra il 2012 e il 2022. I risultati suggeriscono un miglioramento della resilienza psicologica, riducendo ansia, depressione e problemi comportamentali, e sembra che vengano favoriti anche il controllo emotivo e la risoluzione dei conflitti. Diverse modalità di narrazione, come racconti culturali e storie basate sulla psicologia positiva, hanno dimostrato di rafforzare fattori protettivi e di promuovere una visione positiva della vita, portando a miglioramenti duraturi nel benessere psicologico dei bambini (Ramamurthy, C., Zuo, P., Armstrong, G., & Andriessen, K. (2023). The impact of storytelling on building resilience in children: A systematic review. Journal of Psychiatric and Mental Health Nursing, 31, 525–542. https://doi.org/10.1111/jpm.13008). 

Questo studio esplora come le persone che hanno subito una lesione del volto, a seguito di un incidente traumatico o malattia, possano ricostruire psicologicamente la propria identità usando la narrazione. Attraverso interviste semi-strutturate a sette individui, sono emersi tre generi narrativi: “l’emarginato”, “il prigioniero impotente” e “il sopravvissuto ferito”. I partecipanti che si sono identificati con “l’emarginato” descrivono un’esperienza di isolamento sociale e stigmatizzazione, mentre coloro che si sono riconosciuti come “sopravvissuti feriti” mostrano segni di crescita personale e accettazione. Il racconto diventa quindi uno strumento per rielaborare il dolore emotivo e dare un nuovo significato alla propria vita, con implicazioni pratiche per la psicologia del counseling (Samsami, P. (2015). The use of storytelling to make sense of painful life events: Implications for clinical practice in counselling psychology (Unpublished Doctoral thesis). City University London. Retrieved from https://openaccess.city.ac.uk/id/eprint/14563/). 

Questo studio esplora l’impatto della narrazione digitale sulla self-efficacy e sul pensiero critico negli studenti di seconda elementare. L’intervento ha coinvolto un gruppo sperimentale che ha partecipato a una narrazione digitale, mentre un gruppo di controllo ha utilizzato il metodo tradizionale. Lo studio suggerisce che la narrazione digitale possa essere uno strumento educativo efficace, coinvolgente ed economico per favorire un apprendimento più profondo (Yazdani, Z., Maghami, H., Asadi, F., & Rajabian Dehzire, M. (2022). The effectiveness of digital storytelling on self-efficacy and critical thinking of secondary elementary students. Journal of Research in Teaching, 10(3), 341-371. https://doi.org/10.1041/xyz) 

 

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