2 anni ago · Francesca Di Donato - Psicologa · 0 comments
“Sii filtro. Non spugna!” Assolutamente no, grazie!!! di Francesca Di Donato
Quando ho visto questo post mi son detta: “anche no, grazie!”
La mia mente è andata agli unici filtri di cui conosco l’esistenza:
. filtri che fanno passare aria liberandola da tutte le impurità, polveri, detriti dannosi che vengono TRATTENUTI al loro interno.
. filtro che fa passare un fluido allo scopo di TRATTENERE particelle solide sospese in esso
. filtro dell’obiettivo fotografico capace di ASSORBIRE le radiazioni luminose di determinate lunghezze d’onda.
. filtro atto a SELEZIONARE le bande di frequenza di segnali elettrici, impedendo il passaggio di correnti con frequenze esterne alla banda selezionata.
Quindi, l’invito del messaggio è farmi attraversare da qualcosa e mettermi in condizione di usare risorse interne per purificarla, trattenere la parte nociva e se capita assorbirne pure un po’, così che la parte buona la possa rilasciare verso l’esterno oltre e dietro di me.
Ehm… no. Se questa è l’alternativa, piuttosto schivo e mi sposto un po’ più in là.
La questione nociva del messaggio scritto, oltre alla metafora che non mi piace, è che invita, in ogni caso, ad assumere una funzione stabile del tempo e ne propone una potenzialmente nociva tanto quanto l’altra da cui sollecita a prendere distanza.
L’immagine a supporto, poi, ancora peggio, rincara la dose perché, sia qualora fosse nata con alla frase sia fosse stata presa in prestito, identifica completamente la persona con la funzione fine a se stessa perché entra roba negativa da fuori, passa attraverso di essa e rilascia i colori oltre di sé, ancora all’esterno e perfino dietro di lei, quindi il contatto visivo della persona e la direzione è sempre verso il flusso negativo.
Esattamente come quando metto in funzione il mio purificatore di aria: entra aria sporca, la filtra, e la rilascia pulita. L’aria pulita me la godo io, però, mica il filtro, al quale toccherà continuare con i suoi sensori ad attivarsi a qualunque particella negativa o virus ci sia nell’ambiente.
Quindi a chi torna utile che tu faccia da filtro?
Allora è meglio essere spugna? No.
Abbiamo infinite possibilità nelle funzioni a cui assolvere e le uniche che ti auguro sono quelle aderenti al tuo sentire più profondo e orientato prevalente a un’autentica connessione con te stesso in un’ottica di salute, sano amor proprio e rispetto di te, con uno sguardo benevolo e riflessivo, costruttivamente critico rivolto al mondo esterno.
E ti auguro che queste funzioni evolvano insieme a te e che ti siano, altresì, di supporto nella tua crescita.
Sii TE, qualunque cosa voglia dire.
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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online – SCUOLA DI PSICOLOGIA lo psicologo è colui che aiuta l’altro a curarsi
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