Questione di i…Ostruzione

Oggi un collega mi ha chiesto cosa penso delle lauree abilitanti….

Ritengo che tutto dipenderà da come lo gestiranno e da quanto sarà serio il processo di valutazione. E come al solito dipenderà da chi capita come commissione.

Credo che non siano tanto i provvedimenti in sé infatti a togliere o a dare, a valorizzare o a inficiare in termini qualitativi su una tappa formativa.

Oggi come oggi si laurea chiunque e di costoro se ne abilitano pressoché altrettanti.

L’istruzione italiana non è più garanzia di nulla in alcun ordine e grado di formazione. Anche i 110 e lode sono pieni del nulla. Degli stessi docenti o commissari non si ha più alcuna garanzia di qualità, né tantomeno sui programmi, sui tirocini, sui master, sulle pluri-lauree, sulle specializzazioni: la differenza si ritrova a farlo il singolo con tutto il suo bagaglio culturale, formativo, riflessivo…unito alle sue risorse, disposizioni, motivazioni, attribuzioni interne ed esterne.

Se penso a quanti nonnetti teneri si entusiasmano delle lauree dei loro nipoti, solo perché loro non hanno potuto allo stesso modo e mi chiedo come sarebbe per loro se solo sapessero che da almeno 25 anni a questa parte hanno tolto qualunque onore dietro a ogni singolo titolo e che c’è più dignità nel sudore del loro lavoro, che dietro ai libri dei loro pargoli.

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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
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