“Scuola di Psicologia – lo psicologo è colui che aiuta l’altro a curarsi” è un progetto che intende offrire un’alternativa nel panorama della formazione rivolta agli Psicologi, Dtp e studenti di Psicologia.
La formazione vera è quella che costruisci, cuci, modelli su te stesso, partendo da te come persona e dal professionista che scegli di essere… e con essa cresci, ti conosci sempre di più e ti realizzi.
Ed è quella che ti mette a confronto con risorse e criticità, che ti spinge a uscire dalla zona confort dell’allievo, per giocare da subito il ruolo del professionista e che porta ad auto-monitorarti, facendoti così toccare con mano quello che accade su più fronti nella vita reale.
La formazione ha valore se ti fa contattare senso di sicurezza, senso di identità personale e professionale, se stimola affiliazione e progettualità e se, al di là delle conoscenze, dà spazio primariamente allo sviluppo di abilità -il saper fare- e competenze, cioè l’agire adeguato, basato su conoscenze e abilità acquisite.
Questa è la formazione in cui credo io, la formazione in cui crede “Scuola di Psicologia”.
Invece troppo spesso accade il contrario e si permette che sia la formazione a definire chi sarai e nel farlo a volte ti mette anche in uno strato spesso di ovatta con il rischio che fuori, alla prima difficoltà, crolli.
Questa per me non è formazione.
L’idea alla base di “Scuola di Psicologia” è di trasferire strumenti e tecniche di intervento relativi ai processi psichici, relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali, basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli e costrutti psicologici, come da art. 21 del Codice deontologico, al fine di favorire l’acquisizione di competenze volte a gestire interventi di prevenzione, diagnosi, abilitazione-riabilitazione, sostegno in ambito psicologico, rivolto alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità, come da art. 1 L.56/89 Ordinamento Professione di Psicologo.
La formazione si avvarrà dell’integrazione teorica e dell’ eclettismo tecnico: un vero e proprio dialogo pluralistico tra modelli, il tutto inserito nella cornice fenomenologica-esistenziale e della Salutogenesi.
L’offerta formativa di “Scuola di Psicologia” coinvolge per la prima volta in Italia anche strumenti e tecniche solitamente preclusi agli Psicologi che, in ambito clinico o della salute, hanno scelto una formazione pre e/o post lauream diversa dalla specializzazione in psicoterapia, che ricordiamo non essere l’unica per lavorare efficacemente in ambito clinico.
L’allievo sarà accompagnato con proposte formative che vanno dall’ Esame di Stato all’avvio della professione, dalle supervisioni alla formazione continua a cui siamo tenuti in nome dell’art.5 del Codice deontologico.
Vengono rilasciati attestati di Alta formazione.
A chi è rivolta la proposta formativa?
E’ rivolta a coloro che sentono di non aver preso abbastanza dal percorso universitario per potersi mettere in gioco nella libera professione e/o a coloro che hanno già un buon bagaglio e vogliono arricchire la propria cassetta degli attrezzi con altre risorse offerte dall’esteso panorama della Psicologia.
I corsi saranno aperti, quindi, solo a Psicologi e a studenti di Psicologia (triennale e magistrale secondo il rispetto dell’art.21 del Codice deontologico)
Perché “Scuola”?
Perché se penso alla parola “scuola” penso a E.De Amicis, penso a Pasolini. Penso ad altre parole che danno voce, per me, al medesimo sentore nostalgico: ciabattino, bottega, locanda, drogheria… scuola, appunto.
Cosa caratterizza questa formazione da quella offerta da altri enti di formazione?
Il focus è la valorizzazione del ruolo dello Psicologo che intende operare -in ambito clinico sanitario- secondo gli atti tipici espressi nell’art.1 della L.56/89 Ordinamento della professione di Psicologo, affermandosi attraverso una formazione pratica, esperienziale, spendibile e integrata:
pratica: ciò che permette il passaggio dal sapere al saper fare, in modo da ottimizzare tempi e costi, pur offrendo una formazione di qualità.
esperienziale: il fare esperienza mettendosi in gioco in prima persona.
spendibile: competenze traducibili in azioni orientate all’avvio e crescita professionale.
integrata: una disposizione aperta all’incontro e al dialogo tra le diverse prospettive del panorama scientico-psicologico.
Cosa ha di diverso dalle altre formazioni?
Ciò che caratterizza la proposta formativa di Scuola di Psicologia è il carattere realmente esperienziale della formazione e, per la prima volta in Italia, si avrà l’opportunità di apprendere anche tecniche e strumenti che, fino a oggi, a causa della disinformazione e del pregiudizio infondato, erano preclusi agli Psicologi. Creo le condizioni affinché la formazione sia, nel contempo, crescita personale e professionale, oltre a creare le condizioni affinché l’esperienza di apprendimento sia più vicina possibile alla realtà esterna, con cui ognuno si confronterà in qualità di professionista.
Una curiosità: nel 2018 il mio progetto formativo lo condivisi all’interno di una collaborazione che vedeva dall’altra parte un contributo politico sul ruolo terapeutico dello Psicologo. Il tentativo fu quello di unire la mia risorsa formativa al contributo politico-professionale del collega.
Tale collaborazione si è sciolta a Maggio del 2020.
IL LOGO
UNALOME+ARABA FENICE:
il rinascere continuamente all’interno del proprio percorso esistenziale fatto di alti, bassi e giri in tondo.
A partire dal basso
. Spirale: l’inizio del percorso, contraddistinto da rabbia, paura, confusione in merito alle proprie emozioni, bisogni, valori; man mano che si fa spazio la consapevolezza, l’individuo esce dalla spirale.
. Linea spezzata, a zig-zag: i circoli viziosi della vita e la continua ricerca dell’uomo di comprendere a fondo gli eventi e ciò che lo circonda.
. Linea retta: la parte della linea retta sta a rappresentare la comprensione assoluta che, con un po’ di coraggio,
fa si che l’individuo riesca a tuffarsi a capofitto nella vita
. Puntino: il puntino dopo lo spazio rappresenta il punto di arrivo e la consapevolezza.
. Fenice: il principio di vita, di armonia, di forza e la rinascita dopo ogni caduta, errore, fallimento; le sue lacrime sono curative come possono esserlo le scelte che la persona impara a fare per se stessa.
LO SLOGAN
Per me “lo Psicologo è colui che aiuta l’altro a curarsi”: l’unico ad avere il potere di cura è il paziente.
Lo psicologo, con tutto il suo bagaglio personale e professionale diventa lo strumento primario attraverso il quale il paziente, entro una relazione sufficientemente buona, impara ad ascoltare, ad esprimere e a soddisfare i propri bisogni, a riconoscere ed esprimere efficacemente le emozioni, a conoscere e a perseguire i valori, ad amarsi e, quindi, a curare se stesso.
IL TEMA GRAFICO
Ho voluto giocare con il simbolismo per descrivere il modo in cui intendo il mio lavoro:
POLTRONE:
accoglienza;
sono uguali per rimarcare la funzione specchio:
– lo Psicologo specchio del paziente lungo tutto il suo percorso di crescita, sviluppo ed evoluzione personale e
– il paziente specchio dello Psicologo, in nome di un lavoro che ci porta costantemente a fare i conti con noi stessi;
poste una davanti all’altra per sottolineare la centralità della relazione.
LAMPIONE:
il mettere in luce e valorizzare contenuti, risorse e alternative; non solo:
– dal punto di vista clinico, mettere in luce prospettive diverse, letture mai considerate prima della narrazione altrui, le risorse dell’altro; posizione centrale tra le poltrone per mettere in luce il potere dell’incontro con l’altro.
– dal punto di vista formativo, mettere in luce le opportunità che ogni allievo ha di apprendere contenuti che fino a poco tempo fa erano arbitrariamente limitati a una nicchia di persone, così da potersi dare il permesso di fare lo Psicologo fino in fondo.
LIBRI:
formazione continua e cultura come fattori di nutrimento della professione.
OMBRELLO APERTO:
il fattore protettivo proprio di quello Psicologo sostenuto da terapia personale e supervisione.
L’ARABA FENICE:
il rinascere dalle proprie ceneri, proprio della persona che sceglie di fare un percorso con e verso se stesso; principio di vita.
COPERTA, CUSCINI E TEIERA:
il calore umano, il sostegno, il morbido appoggio e un ambiente in cui sentirsi a proprio agio.
COLORI PREVALENTI:
viola: trasformazione, gli aspetti arcani ed esistenziali dell’esperienza.
rosso: le ambivalenze che porta la persona e quelle che vanno sollecitate; la libera espressione delle emozioni.
blu: la quiete, mesta o vivace che sia.
FARFALLE: il potere trasformativo, la delicatezza delle storie di vita, l’andamento e la molteplicità delle dinamiche del singolo, della coppia e del gruppo: le tre dimensioni con le quali lavoro.
PENNA A PIUMA: la leggerezza che si sperimenta dopo aver depositato in seduta o sul proprio diario -come strumento di ausilio al percorso- i propri vissuti dolorosi; leggerezza conseguente anche alla presa di consapevolezza, come un mettere nero su bianco dentro di sé le proprie realizzazioni.
L’offerta formativa può essere seguita online in sincrono su Skype oppure in presenza: in ogni caso parliamo di formazione pratica ed esperienziale.
Per tutte le informazioni in merito all’offerta formativa, non esitare a contattarmi:
Per info e costi solo su whatsapp e dal lunedì al venerdì: Contatti
Per tutta la formazione puoi consultare le recensioni sulla Pagina Scuola di Psicologia
Se vuoi sapere di più su di me e sul mio lavoro ⇒ https://scuoladipsicologia.com/presentazione/
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Francesca Di Donato – Psicologa
Psicologia clinica, dinamica e della salute – percorsi individuali, di coppia e in gruppo: in presenza e online
Formatore e Supervisore: in presenza e online